Sono trascorsi due giorni dalla notizia ufficiale del Pisa SC che informa della cessione di Michele Marconi all’Alessandria.
La notizia era comunque nell’aria da mesi, ma il momento del congedo crea sempre un certo dispiacere, soprattutto quando si parla di un giocatore che in questi anni, ha dato molto alla piazza.
Non voglio parlare delle vicende che hanno interessato il giocatore negli ultimi tempi, le stesse vicende sulle quali spesso cronisti esterni alla città, avidi di argomenti scottanti e attratti dallo scoop si sono avventati, trascurando ben più gravi vicende nazionali dello stesso tenore, non voglio parlare delle meschinità dell’uomo quando non arrivando all’uva dice che è acerba (ogni riferimento ad ex nerazzurri è assolutamente casuale), oppure delle scelte di chi è stato chiamato a giudicare pur non avendo le prove sufficienti per poterlo fare. No, lascio che a prevalere non sia il risentimento ma il sentimento che in questo contesto assume la valenza di riconoscenza. Non siamo a emettere giudizi non ne abbiamo il ruolo, non vogliamo dare sentenze non ne avremmo le conoscenze opportune, ma vogliamo solo ricordare.
E quindi per congedare Michele Marconi ho scelto un ricordo quello per me più bello, quello che mi ha emozionato di più nei suoi lunghi anni a Pisa, quello che credo per qualche secondo mi abbia addirittura lasciato senza fiato, regalandomi la gioia vera, che solo chi è appassionato di calcio può comprendere.
E’ il 9 giugno 2019, siamo a Trieste, siamo ai tempi supplementari contro la Triestina per la Finale Playoff. Sono in una bolgia umana, fatta di aspettative e di speranze ma anche di paura e angoscia, siamo in uno stadio splendido al cospetto di 20.000 e più spettatori locali, e siamo in parità (1-1). Ho il terrore della delusione ma non muore mai in me la speranza di gioire….
E poi arriva il suo gol, il gol di Marconi: raccoglie un passaggio di testa e di destro realizza il vantaggio in una gara perfetta che ci porterà nuovamente nell’agognata Serie B.
Una rete semplice non spettacolare quella di Marconi nella Finale ma che sintetizza il suo lavoro sotto la Torre: quando doveva esserci ci è stato e si è fatto sentire a suon di reti e per un attaccante è quello che conta.
Ci congediamo da te con un velo di nostalgia ma con molta gratitudine per l’impegno dimostrato e soprattutto per le emozioni regalate. In bocca al Lupo!
TRIESTINA-PISA 1-3 HIGHLIGHTS 09-06-2019 PISA PROMOSSO IN SERIE B – YouTube
(minuto 3.10)
(immagine tratta dal sito ilpisasiamonoi.it)
Au.Ma.