Pisa, 9 novembre 2021. Finalmente dopo due anni tornerà al Teatro Verdi di Pisa l’evento di beneficenza di AIPD Pisa Onlus, uno spettacolo teatrale per raccogliere fondi destinati alle attività di educazione alle autonomie e ai progetti di inclusione sociale, scolastica e lavorativa rivolti a bambini, giovani e adulti con sindrome di Down. Quest’anno saliranno sul palco ben due compagnie teatrali che includono persone con disabilità e non: la pluripremiata compagnia livornese “Mayor Von Frinzius” e la emergente compagnia pisana “Il Nome della Compagnia” nata da un’idea di AIPD Pisa Onlus in collaborazione con il regista Lamberto Giannini e Irene Morini promotori a Pisa del metodo Mayor Von Frinzius. Una realtà teatrale che esiste da 25 anni ed una ramificazione di quella che è la sua filosofia ed il suo metodo di fare teatro si incontreranno per la prima volta sul palco del Teatro Verdi di Pisa venerdì 26 novembre alle ore 21 e porteranno in scena in versione ridotta i rispettivi spettacoli: “Aungenblick, non ora” e “Come si chiama lo spettacolo? Pensaci!”.
L’evento che prende il nome di “Derby” è realizzato grazie al contributo di Comune di Pisa, Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci filiale di Pisa, Compagnia Mayor Von Frinzius e Fondazione Pisa che sostiene il laboratorio teatrale. A presentare l’iniziativa stamani, martedì 9 novembre a Palazzo Gambacorti, Pierpaolo Magnani, Assessore alla cultura, Sandra Munno Assessore alla disabilità, Patrizia Paoletti Tangheroni, Presidente Fondazione Teatro di Pisa, Sandro Del Rosso, Presidente Onorario AIPD Pisa Onlus, Lamberto Giannini, Regista di MVF e di “Il Nome della Compagnia”, oltre a Irene Morini, aiutoregista di “Il Nome della Compagnia”, Rachele Casali regista “Mayor Von Frinzius”, Silvia Angiolini e Marianna Sgherri, “Mayor Von Frinzius”.
Più di cento corpi che solcheranno il medesimo palco, che toccheranno una vasta quantità di temi sociali e che daranno vita ad un corpo unico attraverso il contatto fisico ed emotivo. Gli spettatori saranno coinvolti in una esplosione di colori che creeranno due spettacoli differenti e simili allo stesso tempo. Lo scopo della serata sarà quello di ottenere come risultato uno specchio sociale positivo da parte del pubblico che applaude, legittimando la persona con disabilità ad essere nella sua condizione. Tale condizione non verrà negata ma, al contrario, esaltata così da rompere le barriere di una verità che spesso e purtroppo viene nascosta.
«Si tratta di un’iniziativa molto bella – dichiara l’assessore alla cultura, Pierpaolo Magnani – che fa comprendere come il teatro e la cultura in genere possano rappresentare un valido strumento di inclusione, consentendo a chiunque di poter esprimere liberamente la propria personalità. Abbiamo fortemente voluto questa serata e siamo felici di poter vedere questi ragazzi esibirsi su un palcoscenico importante come quello del Teatro Verdi».
«L’appuntamento – dichiara l’assessore alla disabilità, Sandra Munno – ci offre l’opportunità di riflettere a 360 gradi sui temi legati alla disabilità e sulle migliori modalità per valorizzare le caratteristiche e le competenze individuali di ogni persona, sviluppando al massimo le potenzialità di ognuno. L’arte da questo punto di vista è uno strumento fantastico che consente di esprimere liberamente quello che ciascuno di noi ha dentro».
«Condividiamo con l’associazione Von Frinzius – dichiara Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della Fondazione Teatro di Pisa – la convinzione che l’integrazione non è mai a senso unico. Come Fondazione Teatro Verdi abbiamo cominciato un percorso insieme al dottor Del Rosso e questo spettacolo, molto bello e di alto livello, è un altro tassello che si aggiunge al percorso intrapreso».
La compagnia presenta “Mayor Von Frinzius”, “Augenblick non ora” in tedesco “momento, batter d’occhio”. Il batter d’occhio è l’istante da fissare per sempre: ogni attimo ha un valore infinito perché rappresenta l’eternità nella sua interezza, ed al tempo stesso può essere proprio il medesimo attimo in cui, sbattendo gli occhi, il nostro mondo viene completamente stravolto da una notizia, un avvenimento, qualcosa che cambia irrimediabilmente, che sia purtroppo o per fortuna. A partire da questo pensiero la Mayor Von Frinzius ha creato il nuovo spettacolo “Augenblick, non ora”, un inno alla forza di andare avanti anche quando i cambiamenti della vita ci mettono con le spalle al muro, inno rappresentato dalla potenza dello sguardo dell’altro, che ci permette di immedesimarci e che, secondo Levinas, ci permette di ritrovarci e di comprendere davvero chi siamo. “Augenblick, non ora”, diretto da Lamberto Giannini, Rachele Casali e Gabriele Reitano, con la consulenza artistica di Marianna Sgherri, è prodotto da Compagnia Mayor Von Frinzius, Fondazione Teatro Goldoni e O.A.M.I e gode anche della rinnovata collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci.
Il “Nome della Compagnia” presenta “Come si Chiama lo Spettacolo? Pensaci!” Così come il nome della compagnia ovvero “Il Nome della Compagnia” ci rimanda molto al gioco artistico che si nasconde dietro alla pipa di Magritte e allo stesso modo lo spettatore si pone la domanda: si tratta davvero di uno spettacolo o no? Quest’ultimo ha realmente un titolo o si tratta di qualcosa privo di nome? I numerosi attori della compagnia si fonderanno in un unico corpo che avrà l’obiettivo di disvelarsi davanti al pubblico travolgendolo e raccontando davvero chi è, con la consapevolezza che in quel momento non serviranno spiegazioni. “Come si Chiama lo Spettacolo? Pensaci!” di Lamberto Giannini diretto da Lamberto Giannini e Irene Morini e aiuto regia di Mariarosa Pagano e Valentina Pardini è prodotto da “Il Nome della Compagnia” e da Fondazione Pisa che sostiene il laboratorio teatrale per il secondo anno consecutivo.