San Romano (Pisa), 5 dicembre 2021 – Spazio alla bellezza sui muri di San Romano. Da qualche giorno sono cominciati i lavori per il nuovo murale in via della Pace. Dopo quasi due anni dall’ultimazione della prima facciata, forme e colori tornano a riempire le palazzine di Edilizia Residenziale Pubblica. Si tratta del progetto “La Casa è Pop. Voci e colori tra storia e contemporaneo”, realizzato dall’associazione Tra i Binari APS, in collaborazione con Uovo alla Pop, Arci Zona Cuoio, Ass. La Ruzzola e il Comune di Montopoli in Val d’Arno che si è aggiudicato il contributo legato al bando “Toscana InContemporanea” di GiovaniSì, Regione Toscana. «Un’iniziativa – ha spiegato il presidente di Tra i Binari, Francesco Mugnari – nata con la partecipazione degli abitanti di via della Pace. In parallelo alla realizzazione del murale, infatti, sarà attivato un dialogo con il quartiere. Attraverso una serie di interviste con gli abitanti sarà ideato un percorso sonoro per raccontare alcune storie di vita e quotidianità. Un progetto che è allo stesso tempo immagine e voce del quartiere». Un viaggio permanente che, attraverso la scannerizzazione di codici QR, permetterà di accedere a delle pagine web dove sarà possibile ascoltare le storie. Un’occasione per rendere protagonisti gli abitanti ma soprattutto le loro storie. «Abbiamo fortemente voluto questo nuovo progetto – hanno detto il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi e la vicesindaca con delega alle politiche sociali Linda Vanni – e ringraziamo l’associazione Tra i Binari per aver partecipato e vinto il bando Toscana in Contemporanea. Il murale è il quinto intervento a San Romano ed è un importante tassello che punta a valorizzare la frazione oltre a essere un regalo a tutti i cittadini». Il Murale porta nuovamente in azione le preziose mani di Giulia Oblo. L’artista livornese torna a dialogare con il paese per offrire la sua arte al servizio della comunità. Il progetto che ha preparato si chiama: P.G.R. Un’opera ispirata agli ex voto del Santuario della Madonna di San Romano, luogo di culto antico. «Siamo convinti – concludono Capecchi e Vanni – che la cura delle persone possa passare anche dai luoghi in cui si vive. Non semplici edifici, ma luoghi da vivere a pieno».