Compie quest’oggi 58 anni, essendo nato il 17 gennaio 1958 a Manzano (Ud), Aldo Cantarutti, attaccante del Pisa nei due anni di Serie B a cavallo tra la fine anni ’70 ed inizio degli ’80.
di giovanni Manenti
Cresciuto nelle Giovanili del Torino, con debutto in prima squadra il 10 aprile ’77 nella vittoria interna dei Granata per 3-1 contro il Catanzaro, Cantarutti viene mandato a “farsi le ossa” al Monza in B nella Stagione successiva e quindi alla Lazio in Serie A, dove colleziona appena 9 presenze, pur togliendosi la soddisfazione della sua prima rete nella massima Serie, il 25 marzo ’79, nel pareggio interno per 1-1 contro l’Inter.
Non rientrando nei piani del Toro, Cantarutti venne scelto dalla Dirigenza nerazzurra nell’estate ’79 per potenziare l’attacco in vista del primo Campionato di Serie B dell’Era Anconetani, che era stato ridisegnato con Chierico all’ala destra, Bergamaschi interno e Loddi centravanti ….
Gli inizi non furono facili all’ombra della Torre Pendente, in quanto – dopo un esordio da subentrato ad un quarto d’ora dal termine del match casalingo contro la Spal alla prima giornata, il 16 settembre ’79 – Cantarutti torna a vestire la maglia da titolare alla quinta giornata nella gara interna contro la Ternana in cui realizza, all’ultimo minuto, la rete del pareggio ….
La sconfitta interna contro il Matera, che vede il Pisa a quota 5 punti e senza vittorie dopo 7 turni, costa la panchina a Mister Meciani, ed il subentrato Carpanesi decide di affidarsi alla “vecchia guardia” formata da Barbana, Cannata e Di Prete, accantonando di fatto i neo-acquisti Bergamaschi, Chierico, Loddi e Cantarutti, che vengono impiegati a turno.
Pur se Cantarutti contribuisce con una rete in ciascuno degli incontri interni vinti contro Palermo e Cesena, l’atteggiamento del Tecnico mal si addice alle idee del “Presidentissimo” che, tra lo stupore generale, lo caccia dopo la sconfitta di Lecce alla 17.ma giornata per sostituirlo con Chiappella.
Con il nuovo Allenatore, votato ad un atteggiamento più prudente, le cose per Cantarutti si mettono, se vogliamo, ancor peggio, trovando difficoltà a recuperare il posto in squadra, ma, ironia della sorte, sarà proprio a lui che il Pisa dovrà l’ottenuta salvezza in extremis, avendo realizzato – nelle ultime tre giornate – le reti che consentono ai nerazzurri di sconfiggere 1-0 il Lecce all’Arena Garibaldi, raggiungere il pari a Marassi alla penultima giornata ed infine, in un vero e proprio incontro-spareggio, battere la Sambenedettese all’Arena con il goal realizzato a soli 9’ dal termine …
Questi exploit gli valgono la conferma anche per la Stagione successiva dove, sotto la guida di Toneatto e con Bertoni partner in attacco, Cantarutti si impone all’attenzione della critica disputando 35 gare e realizzando ben 12 reti (suo massimo in Carriera per singola stagione …), tra cui spiccano le doppiette rifilate a Vicenza e Sampdoria in due match entrambi terminati 2-2 e la rete decisiva segnata all’Atalanta nella vittoria per 2-1 all’Arena Garibaldi …
Pur avendo dimostrato le proprie qualità realizzative, per l’anno successivo la Dirigenza nerazzurra si indirizza verso un attaccante esterno di maggior movimento, individuato in Todesco, e Cantarutti se ne va in Sicilia, al Catania alla corte di un altro vulcanico Presidente, Massimino ….
Il cambio è fruttuoso per entrambe le Società, in quanto il Pisa con la coppia Bertoni-Todesco centra immediatamente la promozione in Serie A, imitata dai siciliani l’anno successivo con il valido contributo di Cantarutti che, dopo i 10 centri della prima stagione, mette a segno 11 reti e si laurea “top scorer” degli etnei …
Le due squadre si ritrovano quindi entrambe in Serie A nella Stagione 1983.84, amaramente conclusa per entrambe con la retrocessione tra i Cadetti a fine Campionato, e Cantarutti – che realizza solo 4 reti in parte anche a causa di un infortunio patito contro la Roma – si rende protagonista nel confronto diretto svoltosi al “Cibali” alla quinta giornata dove realizza entrambe le reti del successo del Catania sui nerazzurri (poi “vendicato” al ritorno con analogo punteggio “targato” Berggreen e Kieft. …), nonché per una splendida rete in rovesciata nell’incontro casalingo con il Milan, annullata dal Direttore di gara per gioco pericoloso, con conseguenti tafferugli che portarono ad una pesante squalifica del campo etneo ….
Chiusa la parentesi siciliana, Cantarutti si trasferisce per un anno all’Ascoli in Serie A e poi a Bergamo dove si ferma per tre stagioni vivendo, dopo un primo più che soddisfacente Campionato, la retrocessione in B al termine del Torneo 1986.87 e l’immediata risalita in Serie A l’anno successivo, per poi chiudere la Carriera a Vicenza non senza essersi tolto la soddisfazione, nella Stagione 1987.88, di assaporare il Calcio Europeo nella Coppa delle Coppe disputata dall’Atalanta ….
Al “mitico” Aldo, combattente di tante battaglie in maglia nerazzurra, vadano pertanto i ringraziamenti degli sportivi pisani ed, in particolare in questo giorno, i nostri più Affettuosi Auguri di un Sereno Compleanno ….!!