Pisa, 10 febbraio 2022 – Il Masterplan per il potenziamento ferroviario tra Firenze e la Costa toscana si farà e la regione ci metterà i soldi, questo l’impegno che il presidente Giani ha assunto in Consiglio regionale, dopo una discussione intensa e proficua, innescata a seguito di una mozione della consigliera del Movimento 5 stelle Irene Galletti e che il gruppo del Partito democratico ha condiviso anche mediante alcuni emendamenti – così afferma il consigliere Pd Andrea Pieroni, intervenuto in Consiglio regionale sulla vicenda -.
Un impegno chiaro e netto – prosegue il consigliere pisano -, assunto nella sede più appropriata e con le modalità più consone, ovvero di fronte all’assemblea legislativa regionale. Ora bisogna andare veloci coinvolgendo Ministero e Rfi. Il tavolo è lì e lì saremo supportati da chi, come il segretario Pd Enrico Letta che ha riproposto con forza il tema, in una intervista del 21 marzo 2021 rilasciata al Tirreno, auspicando un collegamento veloce tra Pisa e Firenze (25 minuti) e non solo.
Non basta pensare a ridurre di dieci minuti l’attuale tempo di percorrenza, occorre coraggio e ambizione per pensare al vero obiettivo, realizzare una nuova linea fra la Costa e Firenze. Il potenziamento ferroviario tra la costa e il capoluogo regionale è fondamentale per lo sviluppo dell’intera Toscana! Perché serve a connettere la costa alla dorsale di alta velocità, a decongestionare la Fi-Pi-Li, a dare uno sbocco più fluido al porto di Livorno, che aumenterà i propri volumi con la dorsale Europa, ma anche al polo industriale di Piombino.
E poi si rafforza l’integrazione dei due aeroporti, che devono rimanere nella fascia degli aeroporti “strategici” anche per beneficiare dei finanziamenti pubblici. E su questo voglio dare atto al sindaco Nardella di aver detto parole chiare ed obiettive allorché ha affermato che “Pisa dal punto di vista dei flussi è e deve restare il primo aeroporto della Toscana”.
Di atti di indirizzo ne abbiamo in abbondanza, dalla mozione pressoché unitaria del 2016, al piano strategico elaborato dalla Commissione Costa, fino alla mozione ora approvata. Adesso servono atti di governo e fatti concreti, altrimenti oltreché stucchevoli risulteremmo poco credibili – ha concluso Pieroni -.