Pomarance (Pisa), 4 marzo 2022 – Libbiano, una manciata di case in pietra che resistono al tempo, è un piccolo borgo medievale nel comune di Pomarance, ormai abitato solo da 11 residenti. Si erge su un colle che domina il bellissimo paesaggio della Valdera, con le distese boschive della Riserva naturale di Monterufoli da un lato; Volterra, Montecatini Val di Cecina, Pomarance e Castelnuovo Val di Cecina sull’altro versante. Silenzioso e tranquillo in inverno, ideale per riposarsi e ristabilire un contatto autentico con la natura, il paese si ripopola in estate con l’arrivo dei villeggianti e l’organizzazione degli eventi. Si può raggiungere anche percorrendo una suggestiva strada completamente immersa nel bosco. In questo luogo speciale Enea, un giovane che vive a Serrazzano, ha deciso di aprire il proprio ristorante che ha chiamato “La selva oscura”, in omaggio alla potenza della natura che circonda il borgo e prendendo a prestito una delle più famose terzine della Divina Commedia.
Il ristorante, che è anche bar e pizzeria, si trova nella piazzetta di Libbiano, nei locali dell’ex Circolo Acli, e rappresenta l’unica attività aperta in paese. Ci si può arrivare per caso o per fortuna dopo un lungo trekking nel cuore del bosco, oppure cercarlo, scegliere di andarci. Una cosa è certa: Enea e la sua famiglia vi accoglieranno con gentilezza e vi faranno sentire come a casa. L’inaugurazione è fissata per domenica 6 marzo, alle ore 12, a Libbiano, con buffet gratuito.
“Ho 31 anni e ho lavorato sempre come cuoco. – spiega Enea Cerboneschi – Sono vissuto per 6 anni a Tenerife, nelle Isole Canarie, dove ho incontrato molte persone e respirato un mix di culture. Prima ho frequentato la scuola alberghiera, poi ho fatto delle esperienze anche in diverse pizzerie italiane. Aprire un ristorante tutto mio a Libbiano, vicino a casa, è un sogno che si realizza grazie a tutta la famiglia che mi sta aiutando tantissimo. Libbiano appartiene al territorio in cui vivo, è un paese che ho riscoperto negli ultimi anni. Un borgo bellissimo che si merita di essere valorizzato. Il ristorante sarà in questo senso importante per farlo conoscere, oltre che per garantire un servizio ai residenti. Quando sono partito per andare all’estero stavo cercando di costruirmi una vita nuova, e come tanti altri giovani ce l’avevo un po’ con l’Italia, vedevo il mio futuro altrove. Poi stando fuori, ti rendi conto di quanto sia bella e speciale questa terra e che bisogna restare per prendersene cura, perché l’Italia è unica. Nel mio ristorante propongo soprattutto la carne: la bistecca, la cacciagione e i prodotti del territorio, a partire dalle verdure di stagione, fino ai sapori del bosco, reinterpretando i piatti della tradizione in chiave contemporanea e con una grande attenzione alla materia prima. Mi sono reso conto che intorno a Libbiano ci sono tante piccole aziende che sono una straordinaria ricchezza: sta aprendo un nuovo mulino, c’è chi ha l’allevamento di suini, chi ha le pecore e vende dei formaggi particolarissimi, chi produce lo spumante. Porterò i sapori di Libbiano sulla tavola.”