“Ci vuole una presa di posizione più chiara del Comune. Non è solo un problema di dimensioni dell’intervento, come ha detto il Sindaco Conti in consiglio comunale. Un’altra base militare nel Parco naturale, Riserva della Biosfera dell’Unesco, non si deve proprio fare: sarebbe uno scempio che la città e Coltano non meritano, un modo per mutilare il Parco”.
Così Marco Filippeschi, ex sindaco di Pisa, componente delle direzioni cittadina e provinciale del Pd, che interviene ancora contro l’insediamento della base militare proposta a Coltano, nel territorio del Parco.
“Pisa è già fortemente impegnata da insediamenti militari, tutti molto importanti – sottolinea Filippeschi – Camp Darby, l’Aeroporto Militare, la Caserma “Bechi Luserna” con il Battaglione Logistico, la Caserma “Gamerra” con il Capar, il centro di addestramento dei paracadutisti della Folgore, il Comfose, Comando delle Forze Speciali dell’Esercito, e il CISAM a San Piero a Grado, dove si addestrano anche i Reparti Speciali dei Carabinieri. La base del Reggimento “Col Moschin” in bocca d’Arno. Poi ci sono le due grandi caserme dismesse del centro storico, che si devono ancora recuperare. Mentre la vecchia caserma “Bechi Luserna” doveva essere trasferita dall’area che occupa, strategica per dare respiro all’accoglienza dei turisti, ma il Ministero della Difesa si ritirò dall’intesa con il Comune. Questa è un’esigenza sempre più attuale”.
“Dunque tutto questo apparato militare è concentrato nel nostro Comune, con Camp Darby, Comfose, Cisam e “Col Moschin” che operano già dentro il Parco e con l’Aeroporto a confine. Pisa è già oggi uno dei comuni italiani più impegnati – sottolinea l’ex sindaco – questo deve contare nel confronto con il Governo, anche per la Regione. La città vuol crescere tutelando e valorizzando il suo patrimonio ambientale e storico, razionalizzando e non incrementando spazi e strutture militari. Ascoltiamola”.