Pisa, 29 aprile 2022 – “La mobilitazione unitaria della città – si legge in un comunicato dell’Associazione ambientalista La Città ecologica sulla base militare a Coltano – sembra aver portato a prevalere la ragionevolezza e ad escludere lo scempio del Parco a Coltano. Bene, continuiamo a tenere alta l’attenzione e la mobilitazione. Da più parti sono però venute avanti proposte quasi altrettanto sbagliate, cioè traslocare la stessa previsione di consumo di suolo poco più in là, cioè a Ospedaletto, dove esisterebbe negli strumenti urbanistici in vigore una previsione per questo tipo di insediamento.”
“Effettivamente nel 2008 venne fatta una variante parziale al Piano Strutturale – prosegue il comunicato – e individuata un’area a Ospedaletto destinata “al trasferimento di funzioni militari dal Centro Storico” previa realizzazione di una nuova caserma. Quindi la nuova previsione era finalizzata esclusivamente al trasferimento di tre caserme site nel centro storico e aree limitrofe (Curtatone e Montanara, Artale e Bechi Luserna).
Già questo basterebbe per affermare che la destinazione che si propone oggi, cioè non trasferimento ma nuova caserma, non è conforme agli strumenti urbanistici in vigore.
Ma la cosa più spassosa è che quella previsione non esiste proprio più. Infatti a seguito della sentenza del TAR N.01563/2013 sono state annullate quelle varianti urbanistiche finalizzate al trasferimento di funzioni militari, tanto che con Determinazione N. 956 del 06/10/2014 del Dirigente di Urbanistica veniva rettificata anche la cartografia del Regolamento Urbanistico e l’area è tornata a tutti gli effetti agricola.
La Città ecologica ritiene che le varie strutture dei carabinieri non debbano essere concentrate in un’unica nuova “cittadina” ma divise tra la sola area dell’ex centro radio a Coltano e le Caserme esistenti e sotto utilizzate Gamerra, Artale, CISAM, Camp Darby, Bechi Luserna, se per essa si considera tramontata l’utilizzazione come porta turistica della città.
Tutto sta nel mettersi d’accordo su un punto semplice: non deve essere consumato nuovo suolo e quindi, per esempio, le proposte di estensione dell’area occupata oggi dalla Gamerra sono nettamente inaccettabili.
Chi ha a cuore l’ambiente e il pianeta non può che contrastare l’ulteriore consumo di suolo naturale. Si può consumare suolo solo in cambio di una rinaturalizzazione di suolo consumato di pari superficie. Non è una battaglia contro i militari ma per la salvaguardia del suolo e del territorio.”