Darsena Europa: tra sviluppo commerciale e tutela ambientale. Questo il tema dell’incontro che ha messo a confronto i principali attori con facoltà e potere di intervento sulla maxi opera in via di realizzazione a Livorno, promosso da Confcommercio Provincia di Pisa e svoltosi nella Tenuta del Parco di San Rossore, in una Sala Gronchi gremita dalla platea che ha visto la presenza di autorità locali e regionali, imprenditori e professionisti.
“Siamo fermamente convinti che la Darsena Europa costituisca una grande opportunità di sviluppo” ha esordito il presidente di Confcommercio provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi “ma abbiamo bisogno di rassicurazioni, non possiamo permettere che le imprese del litorale pisano, che rappresentano il 32 % del Pil turistico della nostra provincia, possano essere danneggiate dalla sua realizzazione. Ancora non abbiamo chiarezza di quali studi sono stati fatti e che cosa comportino, peraltro in un momento storico in cui il problema ambientale e i cambiamenti climatici sono in cima alle agende delle Nazioni Unite e dei grandi della Terra”.
“La Darsena Europa rappresenta una opportunità di crescita per il territorio, ma allo stesso tempo rischia di configurarsi come una minaccia con cui stabilimenti balneari e imprese del Litorale Pisano non possono permettersi di convivere” ribadisce il vicepresidente Sib Confcommercio Pisa Cristiano Scarpellini. “Per quanto ci riguarda, è clamoroso che a distanza di anni, rispetto ad una opera di questo impatto, manchi ancora uno studio sui concreti rischi ambientali e sugli effetti erosivi che la costruzione di quest’opera opera può causare alla costa pisana. Ad oggi, nessuno è in grado di dirci quello che potrebbe realmente accadere, una volta completata la costruzione, e nessuno può escludere lo scenario della sparizione della spiaggia del litorale pisano. Per gli stabilimenti balneari, che rappresento, l’erosione rischia di fare più danni della Bolkestein!”.
“La nostra Amministrazione non è contraria alla realizzazione dell’opera in sé, ma vogliamo garanzie” afferma il sindaco di Pisa, Michele Conti. “Anche per noi sono fondamentali lo sviluppo infrastrutturale e la crescita economica, ma proprio per questo crediamo che non sia lecito tralasciare gli aspetti di criticità soprattutto in campo ambientale. Per questo abbiamo commissionato due studi, con un investimento di 70mila euro di risorse comunali, per valutare l’impatto ambientale sulla costa pisana. Il primo studio meteomarino ed idraulico, ha stabilito che la realizzazione della Darsena Europa determinerà un impatto nel tratto di costa compreso nei primi due km a nord della foce dello Scolmatore. Nel contempo a bilancio abbiamo già stanziato altri 40mila euro: chiediamo alla Regione e agli altri soggetti coinvolti che compartecipino alle spese in modo che lo studio possa essere ancora più approfondito. Chiediamo garanzie sulle opere di difesa idraulica, che siano progettate e realizzate in modo efficace, non come quelle esistenti a Marina di Pisa, frutto di scelte politiche sbagliate del passato, che richiedono interventi continui e dispendiosi. Quando si tratta di tutela dell’ambiente, rischio idrogeologico ed erosione costiera tutti sono concordi che in questo Paese sia necessario programmare e non agire in emergenza, pratica sbagliata e anche più costosa. Si colga allora l’occasione della costruzione della Darsena Europa per dare l’esempio, programmando la tutela dell’ambiente, prima che sia troppo tardi”.
Parla di “un’opera stategica per l’intera economia nazionale e regionale” l’assessora al Porto del Comune di Livorno, Barbara Bonciani. “La Darsena Europa è un’opportunità per tutto il territorio toscano, in grado di aumentare i livelli di export, ma non per questo la nostra amministrazione non ha tenuto in considerazione gli aspetti ambientali: i dati forniti nelle commissioni consiliari sono confortanti, sono stati realizzati studi dall’Autorita di sistema anche sulle misure compensative dell’opera, che sarà sottoposta a Valutazione di impatto ambientale”.
Proprio Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità sistema portuale Mar Tirreno Settentrionale, evidenzia come: “l’opera debba essere portata avanti con approccio collaborativo, attraverso una conoscenza condivisa del progetto e dei dati. Invieremo i dati della rilevazione della commissione Via (Valutazione impatto ambientale) a tutti gli enti e le associazioni. Le preoccupazioni sono legittime e vogliamo dare rassicurazioni: sul piano regolatore sono già inseriti una valutazione ambientale strategica e uno scoping preventivo alla valutazione impatto ambientale. Nel disciplinare di gara sono previste anche condizioni migliorative che possono essere inserite a posteriori. Adesso la parola definitiva andrà alla Valutazione di impatto ambientale, e voglio ribadire che gli aspetti ambientali sono preponderanti rispetto a tutto”.
Esprime le sue preoccupazioni il presidente dell”Ente Parco Migliorino Massaciuccoli San Rossore, Lorenzao Bani: “Anche se realizzata a Livorno quest’opera può causare effetti di grandi dimensioni anche nell’area del parco. La Darsena Europa rappresenta un’opportunità di sviluppo, ma il valore della tutela ambientale è oggi più che mai necessario e fondamentale. Vorrei avere rassicurazioni sul progetto, anche considerato che nella sola area di San Rossore abbiamo perso in 10 anni 70 metri di Costa e non è poco. Preoccupato poi per l’area delle secche della Meloria, vorrei sapere se questo può creare danni a un’area che rappresenta un eccezionale polmone verde sottomarino, e sapere come il gioco delle correnti possa impattare su quest’area. A questo scopo anni fa era stato istituito un osservatorio economico ambientale, alla presenza del comune di Pisa, comune di Livorno, Autorità portuale di livorno ed Ente Parco e chiedo che questo osservatorio torni ad essere convocato”.
Affidate al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani le conclusioni del convegno: “Sul tema deve essere attuato un confronto costante, la Regione lavorerà con impegno, vogliamo intervenire con serietà investendo le risorse necessarie. Oggi la Darsena europa è un opera fondamentale anche per la salvaguardia del porto di Livorno, ma allo stesso tempo non deve produrre effetti negativi sulla costa pisana. Per questo nella cornice del Pnrr abbiamo presentato un progetto di contrasto all’erosione da 96 milioni che sarà suppportato finanziariamente dal Fondo di Coesione e Sviluppo, e se non dovesse bastare siamo pronti ad aggiungere ulteriori risorse”.