Una semplice passione me lo dico sempre, un pò come il calcetto, la chitarra o la pesca per altri, ma so che sto mentendo a me stessa e lo capisco soprattutto nei momenti di attesa, quando ho un appuntamento importante quello che attendi da molto e sale l’ansia e la frenesia, proprio come in questi giorni alla vigilia della Finale per la Serie A. Quando mi chiedono cosa provo per il Pisa, la mia squadra del cuore, alcuni non mi comprendono bene, altri mi guardano con ironia, non riescono a scorgere la “bellezza” di quello che provo, o meglio che proviamo in molti. Sono certa che chi mi legge capirà invece di cosa sto parlando: si tratta di un rapporto intimo, il legame con il Pisa è una sorta di amicizia intensa, vera, di quelle che durano per sempre, quelle che sono eterne malgrado quello che il destino ti mette davanti. Sai di certo che tu ci sarai sempre e che la tua squadra sarà lì a regalarti emozioni, compresi i bocconi amari come i momenti bui dei vari fallimenti, come le lunghe e angoscianti estati dette “del pisano” nell’attesa di capire se la squadra sarà in grado di iscriversi al prossimo campionato, come il dover incontrare sul cammino truffatori e ladroni spacciatosi per benefattori e onesti manager, come la storia delle luci insufficienti all’Arena Garibaldi che ha precluso al Pisa il ripescaggio in serie B a favore del Vicenza. Tante angosce e delusioni cocenti e anche molte lacrime. Ma il bello di questa passione è la certezza di poter ricordare soprattutto le gioie immense vissute, come in occasione della promozione del 2007 nella finale contro il Monza, oppure la promozione del 2016 contro il Foggia e la più recente indelebile vittoria nel 2019 a Trieste. E’ stato un cammino lungo, complicato, a tratti faticoso ma intenso dove alle lacrime dei momenti no sono seguite anche le lacrime di gioia e felicità, occasioni nelle quali ho avuto il privilegio di conoscere persone meravigliose, che hanno reso possibile i nostri momenti di gloria e che in questa finale saranno presenti con noi, nei nostri cuori, perchè ogni tassello della nostra storia è stato costruito con il contributo di tutti. Alla vigilia del primo appuntamento di questa finale così importante, dove ci giochiamo l’accesso alla massima serie, ringrazio con il cuore tutti coloro che ci hanno accompagnato in questa lunga avventura, ma soprattutto chi negli ultimi anni ha saputo concretizzare in successi reali le nostre ambizioni.
Vamos
Aurora Maltinti