Primo appuntamento con la XXI edizione della Rassegna internazionale di Musica Sacra Anima Mundi, venerdì 9 settembre alle 20,30 nella Cattedrale di Pisa con uno dei capolavori più alti di tutta la storia della musica occidentale, la Missa solemnis op. 123 di Ludwig van Beethoven, diretta da Andrew Manze, celebre come direttore non meno che come violinista, alla testa dei cori riuniti del Norddeutscher Rundfunk Vokalensemble e del Westdeutscher Rundfunk di Colonia e dell’orchestra Radio Philharmonie dello stesso Norddeutscher Rundfunk, con la partecipazione di quattro grandi solisti.
La Missa solemnis fu commissionata a Beethoven nel dicembre 1818 dall’Arciduca Rodolfo d’Asburgo, destinato alla carriera ecclesiastica, per la sua intronizzazione come arcivescovo di Olomouc in Moravia, prevista per il marzo 1820. Come l’imperatore Francesco I suo fratello, l’arciduca Rodolfo d’Asburgo era fiorentino di nascita in quanto figlio del granduca di Toscana Pietro Leopoldo poi salito al trono imperiale con il nome di Leopoldo II. Fu l’unico vero allievo di Beethoven e il suo principale mecenate e protettore e, in segno di gratitudine e di amicizia, a lui dedicò molti dei suoi capolavori, compresa la Missa solemnis.
Beethoven si stava allora addentrando nel periodo che oggi identifichiamo come quello del suo “tardo stile”, e stava già progettando la Nona Sinfonia che della Missa solemnis è un po’ la grande sorella laica e il necessario contrappeso terreno.
Con il testo della Messa, sottoposto a interpretazioni musicali infinite dal Trecento in poi, ripercorrere la tradizione era non meno naturale che stimolante. Ecco dunque Beethoven appuntarsi gli studi da compiere: «Per scrivere un’autentica musica religiosa, esaminare tutti i corali ecclesiastici dei monaci ecc., farne degli estratti, anche delle strofe nelle traduzioni migliori con la prosodia più precisa di tutti i salmi e inni cattolici». Letture, ricerche in biblioteca affidate con tormentosa ostinazione ad amici e collaboratori: vecchie partiture, sintesi storiche, intuite e studiate con una vastità di interessi quasi incredibile, se pensiamo alla scarsezza delle fonti e alla povertà degli strumenti di indagine di cui poteva disporre un musicista di allora. Poi il lavoro: intensissimo, ma lento. Finì solo nel luglio 1822, più di due anni dopo l’intronizzazione del paziente Rodolfo. Ne risultò uno dei capolavori più straordinari e difficili di Beethoven.
Direttore principale della NDR Radiophilharmonie di Hannover, Andrew Manze è stato direttore principale e direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Helsingborg (Svezia) sino al 2014, oltreché direttore artistico dell’English Concert dal 2003 al 2007. Violinista di formazione, specializzato nel repertorio barocco e nelle prassi esecutive storicamente informate, è dotato di una profonda conoscenza del repertorio e una marcata capacità comunicativa che ne fanno uno dei direttori più interessanti della sua generazione.
Il WDR Rundfunkchor, fondato nel 1947, è il coro dell’emittente tedesca Westdeutscher Rundfunk con sede a Colonia. Ha un vasto repertorio che spazia dalla produzione vocale a cappella di epoca rinascimentale agli oratori settecenteschi, i lavori sinfonico-corali, l’opera lirica. Il NDR Vokalensemble, legato all’emittente tedesca Norddeutscher Rundfunk con sede ad Amburgo, è un ensemble vocale di grande versatilità con un repertorio che abbraccia diversi secoli di musica, dal Rinascimento ai nostri giorni.
La NDR Radiophilharmonie di Hannover, fondata nel 1950, è l’orchestra sinfonica dell’emittente tedesca Norddeutscher Rundfunk. Negli ultimi vent’anni, sotto la direzione di Eiji Oue, Eivind Gullberg Jensen e, dal 2014, di Andrew Manze, si è imposta a livello internazionale effettuando numerose tournées.
La rassegna Anima Mundi è organizzata come sempre dall’Opera della Primaziale Pisana, con il contributo della Fondazione Pisa e il patrocinio del Comune di Pisa.
Il pubblico di Anima Mundi avrà la possibilità di sostenere, attraverso libere offerte, alcuni progetti di solidarietà e assistenza sul territorio. L’iniziativa è promossa dall’Arcidiocesi di Pisa-Caritas Diocesana. Il progetto legato a questa prima serata è il Centro d’Ascolto, cuore dell’attività della Caritas, tempo e spazio che la chiesa dedica all’ascolto del grido dei poveri. È avamposto della comunità ecclesiale che si sperimenta in uscita. È antenna ricetrasmittente perché il grido a volte spezzato del povero diventi provocazione per il rinnovamento della società civile e per la conversione della comunità ecclesiale. Nel 2021, l’anno della pandemia, sono state accolte e ascoltate più di 2100 persone, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. Ascoltare, osservare, discernere è lo stile che contraddistingue il servizio del Centro d’Ascolto Caritas e la vita di tutta la comunità ecclesiale.
I concerti avranno inizio alle 20:30, tranne quelli del 12 e del 20 settembre, che sono invece previsti alle 21:00.
La prenotazione dei tagliandi può essere effettuata solo ed esclusivamente online www.vivaticket.it a partire dal 7 settembre alle ore 10:00, per tutti i concerti in programma.