Cascina (Pisa), 21 settembre 2022 – “Un iter importante, quello intrapreso dal comune di Cascina per la stesura e l’approvazione definitiva del PIANO STRUTTURALE INTERCOMUNALE, che ha visto posare la prima pietra durante la passata Amministrazione a trazione centrodestra, come riportato nella delibera di adozione del 4 agosto 2020.” Cosi si legge in un comunicato di Paolo Lazzerini, capogruppo FdI-Cascina, che prosegue:
“Avevamo avuto ragione, nel 2013, quando ritenevamo che il PIANO STRUTTURALE DELL’AREA PISANA (sei comuni: Pisa, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano e Calci) fosse una sorta di fumo negli occhi per i cittadini e il territorio” fa sapere Paolo Lazzerini, capogruppo di Fratelli d’Italia a Cascina, che continua: “La questione, già da allora, ci sembrava assai importante e reputavamo che il confronto non dovesse essere ricondotto a «una mera guerra dei campanili», come il centrosinistra voleva attribuirci. Viceversa, volevamo che il tutto fosse affrontato in maniera seria e razionale, pur ribadendo il concetto che l’Italia è ANCHE il paese dei comuni e NON SOLO delle aree metropolitane. Per la cronaca: ben sei anni ci vollero per portare a compimento un iter iniziato nel 2008 con l’accordo dei sei comuni, regione Toscana e provincia di Pisa. Nel 2009 arrivò la costituzione dell’ufficio di Piano, su cui sono state investite abbondanti risorse, puntualmente versate dalle amministrazioni locali, oltre che l’impegno di tempo e risorse umane sottratti agli uffici, in un periodo non felice per la pubblica amministrazione. Me lo ricordo bene: si iniziava a parlare proprio della spending review… Ma ritorniamo al PIANO STRUTTURALE DELL’AREA PISANA. Quello che venne approvato, però, fu la cessione di una parte importante dell’autonomia, visto che gli strumenti urbanistici e di pianificazione, di indirizzo e di regolamentazione del nostro territorio venivano definitivamente ceduti a chi aveva le spalle «più grosse». Politicamente la ritenevamo una vera e propria blindatura, tanto che a dare conferma di tutto ciò furono gli enormi mal di pancia dopo le dichiarazioni rilasciate frettolosamente dall’allora sindaco di Pisa, Filippeschi: «Ci sono tutti i presupposti per creare un grande comune dell’area pisana». Leggetevi le dichiarazioni, alcune un po’ addolcite dagli organi di stampa, degli allora sindaci Antonelli, Panattoni, Lunardi, Taglioli e Possenti. Quest’ultimo dichiarò: «Parlare del resto è prematuro e non è di attualità»”.
Ora, grazie a una visione vera «sul governo del territorio» si approva un PIANO STRUTTURALE INTERCOMUNALE arricchito di numerose osservazioni (raggruppate in oltre 160 pacchetti) pervenute da cittadini, professionisti, imprese e associazioni, su cui la conferenza dei sindaci, le commissioni consiliari, gli uffici di piano dei Comuni di Cascina e Pisa e il responsabile del procedimento, hanno lavorato in maniera sinergica nel produrre, affrontare, discutere ed elaborare anche le controdeduzioni che hanno contribuito alle redazione finale.
“Non citiamo volutamente le dichiarazioni rilasciate da qualche candidato sindaco, durante la compagna elettorale per le amministrative del 2020, dove si diceva pubblicamente di voler intraprendere percorsi tortuosi, ma soprattutto impraticabili, rischiando oltretutto di mandare in salvaguardia lo strumento urbanistico adottato. Questo significava il blocco del rilascio di tutti i provvedimenti che avrebbero consentito attività edificatorie (o comunque trasformative) del territorio. Fortunatamente hanno prevalso le idee e il buonsenso del «centrodestra di Governo»” conclude Lazzerini.P