Alla Città del Teatro domenica 16 ottobre alle 17.00 sarà in scena lo spettacolo per bambini dai 3 anni: ‘Ferdinando il toro, i fiori e il calabrone’.
In scena Danilo Conti, con l’aiuto di pupazzi giganti, oggetti, disegni e musica, racconterà la storia del toro che preferì il profumo dei fiori alla violenza della corrida
«C’era una volta in Spagna un piccolo toro che si chiamava Ferdinando. Tutti gli altri piccoli tori, suoi compagni di allevamento, correvano, saltavano e si prendevano a testate; ma Ferdinando no. Lui aveva il suo posticino prediletto sotto un albero di sughero, dove si accucciava tranquillamente all’ombra ad annusare i fiori. La sua mamma capiva che lui non si sentiva solo e lo lasciò stare perché era contento.
Con il passar degli anni Ferdinando crebbe e crebbe, finché divenne molto grosso e molto forte. Tutti gli altri tori non si sottraevano al combattimento nell’arena di Madrid, La Plaza de Toros, contro il Torero, anzi, lo desideravano. Ma Ferdinando no; gli piaceva ancora star seduto sotto l’albero di sughero ad annusare i fiori, ad ascoltare il loro soave canto profumato.
Un giorno cinque uomini della Plaza de Toros andarono alla fattoria dove viveva Ferdinando a scegliere i tori più grossi, veloci e feroci per la corrida, lo videro e lo fecero portare via su un carro, per il combattimento con il Torero.
Ferdinando era spaesato, non sapeva cosa stesse accadendo e mentre veniva trasportato verso Madrid guardava il paesaggio e vedeva i suoi amati fiori allontanarsi sempre più, non sentiva più le loro dolcissime canzoni.
Arrivò il giorno del suo combattimento, tutti urlarono e batterono le mani, convinti che avrebbe lottato ferocemente, ma Ferdinando vide quei fiorellini in mezzo all’arena, e, guardandosi intorno li vide anche a ornare le acconciature delle ragazze tra il pubblico… i suoi amati fiori…»
Pubblicata nel 1936, la favola di Ferdinando suonò a molti come una nemmeno troppo velata metafora pacifista. Il libro, citato come libro preferito anche da Gandhi, trasmetteva un messaggio potente, che contrapponeva in modo ironico e paradossale l’umanità del toro e la bestialità della guerra.
Un classico che è un inno senza tempo al pacifismo e alla non violenza.
Una produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri | TCP Tanti Cosi Progetti
di Danilo Conti e Antonella Piroli
con Danilo Conti
scene Massimiliano Fabbri Scuola Arti e Mestieri Cotignola
musiche Mario Strinati
teatro d’attore, oggetti, pupazzi e musica
dai 3 anni
durata 50’
sala piccola
Biglietti da 5 a 7,50€ +dp
PREVENDITA Biglietteria del Teatro
Da lunedì al venerdì dalle 10 alle 14
mercoledì dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 19
Sabato dalle 10 alle 13
Circuito Boxoffice Toscana e TicketOne e on line
Informazioni e programma www.lacittadelteatro.it