Firenze, 19 ottobre 2022 – Italia Liberale e Popolare Toscana si unisce a quanti chiedevano una revoca dell’incarico a Oliviero Toscani a seguito di quanto dallo stesso dichiarato circa Giorgia Meloni. Purtroppo – commenta Kishore Bombaci, Coordinatore regionale di Italia Liberale e Popolare – la Giunta Giani ha perso l’ennesima occasione per fare una cosa giusta e persino doverosa, cioè approvare la mozione regionale dell’opposizione con cui si revocava l’incarico a Oliviero Toscani Non è possibile che chi dovrebbe promuovere la figura femminile, si lasci andare a espressioni quali “brutta e ritardata” contro una donna – Giorgia Meloni – che sta per diventare la prima Presidente del Consiglio donna. Regione Toscana – continua Bombaci – ha conferito un incarico per la promozione del turismo femminile che gli frutta un compenso di ben 35 mila euro pagati dai cittadini toscani che certo non condividono quelle parole, quei modi e quel tono. Peraltro, l’utilizzo della parola “ritardata” in senso offensivo è ingiustamente lesivo delle persone che purtroppo hanno realmente un ritardo o un handicap e che debbono affrontare una vita di certo non semplice. In solo poche parole Toscani è riuscito a offendere più di una persona e tuttavia Regione Toscana e la maggioranza, nonostante mille parole sui diritti, ha avuto il coraggio di bocciare la mozione di revoca e ha confermato l’incarico al fotografo. Questo – prosegue Bombaci – lo troviamo francamente inaccettabile e segno di un problema culturale che evidentemente investe anche i vertici delle istituzioni regionali. Le raffazonate scuse di Toscani non convincono e di sicuro non sono sufficienti, ma qui il problema, come detto non è solo lui ma chi non prende nettamente le distanze da questi comportamenti. Sicuramente una brutta pagina per la Toscana. Peraltro, il tutto in un momento storico in cui Giorgia Meloni e il centrodestra sono vittime di attacchi infamanti e di violenza verbale. Credo che – conclude Bombaci – non si possa perdere l’occasione di dare segnali concreti per riportare il dibattito sui contenuti e non sugli attacchi personali e, invece, la Regione questa occasione l’ha persa e clamorosamente.