“Abbiamo appreso che la prima grande riforma del Ministero dell’Istruzione e del Merito sarà rappresentata dall’introduzione, nelle scuole italiane, del docente tutor.- Si legge in un comunicato del Movimento Aurora – Dal prossimo anno scolastico verrà introdotta questa nuova figura per una “personalizzazione dell’insegnamento e per il contrasto alla dispersione scolastica”. Sarà un docente già in servizio, adeguatamente formato e pagato di più, con il compito di seguire quei ragazzi con maggiori difficoltà di apprendimento ma “anche quelli molto bravi che magari in classe si annoiano”, e quello di guidare “ragazzi e famiglie all’orientamento”, come ha affermato il ministro Valditara. Ma la scuola italiana e, soprattutto, il processo di insegnamento-apprendimento hanno davvero bisogno di tale figura? In tutti gli istituti scolastici esistono gli insegnanti curricolari e gli insegnanti di sostegno che affiancano gli studenti diversamente abili o con difficoltà certificate. La competenza e la professionalità dei docenti di classe si esplica proprio nella capacità di seguire tutti gli alunni loro affidati, rispettando i tempi di apprendimento e lo stile cognitivo di ognuno, affrontando le eventuali difficoltà del dialogo educativo e favorendo la motivazione allo studio. È questa da sempre la funzione del docente in tutte le scuole di ogni ordine e grado. A nostro avviso l’introduzione della nuova figura non fa altro che sminuire e mortificare ulteriormente il lavoro di tutti quei docenti curricolari che credono nella loro professione e nel valore dell’educazione, purtroppo oberati fino all’inverosimile dall’ordinamento scolastico vigente di responsabilità e adempimenti burocratici che spesso esulano dalle loro effettive mansioni di insegnamento. Un bravo insegnante sa gestire la classe e deve essere messo nella condizione di esaminare e risolvere le criticità esistenti insieme ai docenti di sostegno.
Una vera riforma della scuola dovrebbe restituire autorevolezza ai docenti, togliendo loro l’obbligo di incombenze amministrative e burocratiche – che vanno a influire negativamente sullo svolgimento delle attività didattiche e sul rapporto educativo con gli allievi – e promuovendo e valorizzando il loro operato. Non serve il docente tutor, con maggiore retribuzione: c’è invece bisogno di insegnanti liberi di svolgere la propria professione e del riconoscimento del loro prezioso servizio nelle scuole italiane.” Concludono
Emanuela Busetto, Presidente Movimento Aurora e Elena Bardelli, Segretario Movimento Aurora