“Bocciata la mozione con cui chiedevamo all’Amministrazione di valutare i costi per l’acquisizione al patrimonio comunale degli impianti sportivi del palazzetto e delle piscine in località La Gabella, chiusi ormai da tempo” fanno sapere, sconcertati, i Consiglieri Comunali di Uniti per Calci.
Nel 2018 una società immobiliare dette il via alla costruzione di un palazzetto dello sport per portare la grande pallavolo nel territorio calcesano e, al contempo, acquisì le due piscine presenti, di cui fruivano circa 1800 utenti al mese (con aumento nei mesi estivi) e in cui svolgevano attività 27 lavoratori. A distanza di cinque anni il risultato è stato che il palazzetto è chiuso e inutilizzabile a causa di alcune difformità, e le piscine sono chiuse ormai da un anno in attesa di un’annunciata ristrutturazione che, in realtà, non ha mai preso il via.
I Consiglieri continuano: “La sinistra calcesana, con il Sindaco in testa, voleva volare alto con questo progetto, ma si sa che ad alta quota, senza i dovuti accorgimenti, l’ossigeno scarseggia e anche i ragionamenti più semplici e le soluzioni più facili divengono difficili. Nulla è stato fatto di fronte a questo scempio nei confronti del territorio, dei calcesani e di tutte le attività commerciali della zona. L’immobilismo la fa ormai da padrone: a quello della proprietà va ad aggiungersi quello dell’Amministrazione, che dal 2020, per il palazzetto, non ha ancora concluso il procedimento di richiesta di rilascio della sanatoria presentata dalla proprietà. Con la proposta all’interno della nostra mozione, volta a ripristinare un servizio a beneficio dell’intera comunità, abbiamo voluto anche ribadire la necessità di confermare la destinazione che quell’area ha avuto per decenni, ed evitare che l’inerzia dei privati e dell’Amministrazione determinino situazioni irrecuperabili”.
La destinazione sportiva della Gabella ha fatto sì, infatti, che la comunità calcesana e pisana tutta potessero usufruire, per anni, di un importante servizio non solo sportivo, ma anche aggregativo e sociale, e ora sta virando verso una destinazione turistico ricettiva.
“ Si deve infatti all’odierna Amministrazione la volontà di sostenere la costruzione, in quell’area, di un albergo che non porterà benefici a Calci. Forse sarà un business per chi lo realizzerà, ma non certo per il territorio. Si tratta dell’ennesima dimostrazione della manifesta cecità e incapacità di gestione di chi ci governa, da cui continuiamo ad attendere una soluzione a questa situazione divenuta ormai inaccettabile” concludono i Consiglieri di Uniti per Calci.