Pisa, 31 marzo 2023 – “Il candidato Sindaco della coalizione di Destra Michele Conti spaccia come merito e successo della sua Amministrazione la nascita di una “Casa della Salute” (CdS) in Via Garibaldi, e presenta con enfasi lo stanziamento di 140.000 euro ai Medici di Medicina Generale per “incentivarli” a lavorare in orario aggiuntivo nella “CdS”.” Così si legge in un comunicato della lista Sinistra Unita per Pisa, che agiunge: “Chiamare “CdS” quel che oggi c’è in Via Garibaldi significa falsificare la realtà e non avere idea di cosa sia e come debba funzionare una “Casa della Salute”: oggi nell’edificio di Via Garibaldi c’è un piano, il 1°, che contiene un Distretto che già funziona bene come Distretto, e oggi meglio, ma nel quale mancano gli elementi costitutivi e caratterizzanti di una “Casa della Salute”, ben descritti nella vigente legislazione regionale: “l’elemento che contraddistingue la CdS differenziandola dagli altri presidi territoriali è la integrazione professionale e multidisciplinare che si identifica con il team multiprofessionale” e “la presa in cura da parte dei servizi” (“chi prescrive prenota”, sanità di iniziativa, percorsi di cura e assistenza): questo è oggi ancora largamente assente in Via Garibaldi. Sarebbe sufficiente visitare le “CdS” che oggi in Toscana funzionano realmente come “CdS” per rendersi conto della mistificazione propagandistica operata dal Sindaco. La realtà è che oggi in Via Garibaldi, grazie allo spostamento della Riabilitazione a S.Giuliano, certamente non merito dell’attuale Sindaco di Pisa nè della sua Giunta, si è liberato un piano che potrà diventare una “CdS” e in prospettiva una “Casa della Comunità”, ma solo se ci sarà la capacità programmatoria, organizzativa e gestionale da parte della Società della Salute, del futuro Sindaco di Pisa, auspichiamo non l’attuale, e della Zona-Distretto della ASL nell’andare in quella direzione.
E che dire dei 140.000 euro da destinare ai Medici di Medicina Generale per “incentivarli” a lavorare nella “CdS”? Nella “CdS” lavorano medici di medicina generale, medici specialisti ambulatoriali, infermieri, altre professioni sanitarie, professioni sociali e socio-sanitarie, personale amministrativo: perché la attuale Amministrazione incentiva solo i Medici di Medicina Generale? Ci sono professionisti di serie A e professionisti di serie B o C? Si tratta di una visione della Sanità Territoriale completamente antitetica a quella della “CdS” e ancor dipiù della “Casa della Comunità” che vive di integrazione tra le diverse discipline e professioni, tutte necessarie alla “presa in cura” delle persone malate o fragili; e si tratta anche di una evidente regalia propagandistica, della quale peraltro la attuale Amministrazione non ha mai voluto rispondere in un dibattito pubblico e della quale non appare neppure trasparente il percorso amministrativo fin qui seguito.
Se “il Sindaco è responsabile della condizione di salute dei cittadini”, l’accesso alle cure garantito da una Sanità Territoriale che funziona è elemento indispensabile per una accettabile condizione di salute: ma in questi 5 anni di Amministrazione di Destra poco di utile è stato fatto in tal senso. E’ il momento di ridare alla Amministrazione Comunale il ruolo di programmazione e monitoraggio dei servizi sanitari e socio-sanitari, ruolo cui in questi 5 anni la Destra ha abdicato.”3