Pisa, 11 aprile 2023 – “Il consigliere Nerini di Fratelli d’Italia dimostra di non conoscere le normative e la situazione del Parco. Intanto dovrebbe porsi il problema che sono le discariche ed i rifiuti presenti nella pineta di Marina ad attirare i cinghiali. La rimozione e lo smaltimento sono competenza del Comune e quindi della maggioranza di cui faceva parte – così interviene il Presidente del Parco Lorenzo Bani – Tornando alle questioni da lui poste: il numero dei cinghiali è aumentato dopo il covid che impediva il loro contenimento. La Regione Toscana ha aumentato la possibilità di caccia, mentre noi ci occupiamo della loro riduzione nella Tenuta di San Rossore. Informo Nerini che le disposizioni nazionali del Governo di cui fa parte ne impediscono la cattura e il loro trasloco alla ditta che ha vinto la gara, a causa della peste suina. Mi sembra che l’immobilismo sia in altre sedi. Per quanto riguarda il possibile trasferimento delle risorse dal Quirinale al Parco ho mandato due lettere nel 2022 alla Regione Toscana per sapere le motivazioni possibili di questo mancata disponibilità. Sono sicuro che la regione Toscana darà le giuste risposte”.
“Vedendo la risposta di Bani sulla situazione dei cinghiali a Marina di Pisa ci sarebbe da sorridere se il pericolo non fosse davvero preoccupante come è.” Così risponde Maurizio Nerini (FdI), candidato alle prossime elezioni comunali a Pisa, e aggiunge: “Se Bani è a conoscenza che ci siano discariche ed i rifiuti presenti nella pineta di Marina che attirano i cinghiali , che denunci in maniera circostanziata e georeferenziata agli uffici comunali altrimenti il suo è un bello “scarica barile”. Poi che mandi una delle 7 guardie che gli son restate a disposizione ad allontanare la sera dalle case i cinghiali che non si curano davvero delle normative che sbandiera.
Se la Regione ha aumentato la possibilità di caccia faremo chiedere dai nostri consiglieri quanti sono stati gli abbattimenti nella zona, quante le catture, sempre ci siano state , perché catturare i cinghiali si può, lo dicono gli esperti che ho sentito, basta fare le analisi del caso alle prede, e infine che ci dicano quanti casi casi di peste suina hanno trovato tra le catture, ma credo che cosi si rivelerebbe l’immobilismo di cui parlavo.
Sulla storia delle risorse, 2 milioni di € l’anno che la Regione non trasferisce al Parco , poi siamo alla farsa, non credo sia sufficiente scrivere due letterine nel 2022 , ad aprile 2023 non avere risposte e giustificare la Regione a prescindere, questo la dice lunga sulla volontà di non disturbare gli amici manovratori.
Il problema che comunque resta: i Marinesi hanno paura ad uscire di casa, hanno i giardini distrutti e non voglia Dio che poi ci scappino degli incidenti.”