Pisa e Livorno, 4 maggio 2023 – A condurre sarà la giornalista della RAI Francesca Nocerino con Marco Malvaldi. Ma soprattutto ci saranno loro: gli autori finalisti e vincitori della XXIII edizione del Premio Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola. Mai come quest’anno rappresentano la quintessenza della narrativa ebraica, autori da centinaia di migliaia di copie vendute in tutto il mondo, molto ben conosciuti anche in Italia. Sono Eshkol Nevo, Ayelet Gundar Goshen, Yigal Leykin a cui si aggiungerà Max Gross in collegamento da New York e lo scrittore veneziano Andrea Molesini.
Uno straordinario parterre letterario che ha saputo raccontare le vicende di Israele nel dopoguerra o nell’ebraismo della diaspora, capace di creare storie fantastiche, scavando nella storia nelle tradizioni e nella cultura di un popolo in grado di confrontarsi con realtà diversissime pur mantenendo la propria identità.
Si ritroveranno il 15 maggio alle 17 nella Sala Azzurra della Scuola Normale Superiore a Pisa per la Cerimonia di Premiazione che conclude ufficialmente questa edizione del Premio. Il giorno dopo, alle 9.00 saranno a Livorno, alla Goldonetta, il ridotto del teatro Goldoni, per l’incontro con i ragazzi delle scuole, a cui si aggiungerà la scrittrice e psicologa Claudia Fellus.
Il percorso per queste due giornate straordinarie è cominciato molto tempo fa. Volendo si potrebbe addirittura risalire al 2000 quando l’ADEI WIZO, l’associazione che riunisce le Donne Ebree d’Italia, ebbe l’intuizione di istituire un Premio con lo scopo di far arrivare al grande pubblico le molteplici realtà del mondo ebraico attraverso la narrativa. Un’idea che venne ampliata creando una sezione dedicata ai giovani, con uno scopo ancora più meritevole di utilizzare la letteratura per dare ai ragazzi la conoscenza di una cultura capace di contribuire alla società in cui tutti viviamo, un valore utile per formarsi al riparo di razzismo e pregiudizi.
Nel tempo il Premio è cresciuto diventando un riconoscimento ambito per autori e Case Editrici e coinvolgendo sempre più persone. Il meccanismo prevede che dopo la selezione della Giuria del Premio (oggi presieduta da Sira Fatucci) sia una Giuria Popolare al femminile ad assegnare la vittoria nella sezione principale, mentre la Giuria della sezione ragazzi è formata dagli alunni delle scuole superiori italiane coinvolte nell’iniziativa: quest’anno più di 700 ragazzi. Nel frattempo le premiazioni sono state ospitate in location di grandissimo prestigio in diverse città italiane, richiamando importanti personalità del mondo della cultura e del giornalismo come presentatori e ospiti. Tutto questo fino al 2020 quando le cerimonie hanno dovuto trasferirsi sul web per la pandemia. E ora, dopo tre anni, ritornano dal vivo con una grande attesa per un evento che si preannuncia indimenticabile.
Ricordiamo che la XXIII edizione vedrà assegnare il premio a “Le vie dell’Eden” di Eshkol Nevo(Neri Pozza Editore) che ha battuto in finale “Lo shtetl perduto” di Max Gross (edizione E/O), mentre la Giuria della sezione ragazzi ha incoronato “Dove si nasconde il lupo” di Ayelet Gundar Goshen (Neri Pozza Editore) sull’altro finalista: “Il concerto” di Yigal Leykin (Ed Besa Muci).
In questa edizione la Giuria selezionatrice si è avvalsa inoltre della facoltà di assegnare un Premio Speciale andato a “Il rogo della Repubblica” di Andrea Molesini, (Sellerio).
La Cerimonia di Premiazione condotta da Francesca Nocerino, vedrà oltre agli autori, anche il saluto di Susanna Sciaky presidente Nazionale dell’ADEI WIZO e di numerose autorità presenti.
I vincitori e i finalisti
Eshkol Nevo (nella foto) è nato a Gerusalemme nel 1971 ed è nipote di Levi Eshkol che fu il terzo Primo Ministro di Israele. Ha studiato psicologia tra Israele e Stati Uniti per poi laurearsi all’Università di Tel Aviv e dedicarsi alla scrittura. La notorietà è arrivata nel 2004 con il romanzo Nostalgia, vincitore del Book Publisher’s Association’s Golden Book Prize a cui sono seguiti una decina di titoli tra cui La simmetria dei desideri (2007) e Neuland (2011), ispirato all’Altneuland di Hertzl, fondatore del sionismo. Temi centrali della sua opera sono il viaggio, irto di pericoli e tentazioni, la rivisitazione del mito dell’ebreo errante, la casa come identità e patria spirituale, il lutto, l’amore e il desiderio.
Max Gross, nato a New York nel 1978, è scrittore e giornalista. Laureato a Dartmouth, ha lavorato per Forward ed è stato corrispondente di viaggio per il New York Post. Attualmente è caporedattore del Commercial Observer. Vive a New York con la moglie e il figlio. Lo shtetl perduto, il suo primo romanzo, ha vinto il National Jewish Book Award nel 2020.
Ayelet Gundar-Goshen, classe 1982, è nata in Israele e si è laureata in Psicologia clinica all’università di Tel Aviv. Ha lavorato in uno dei principali quotidiani israeliani ed è autrice di sceneggiature che hanno riscosso successo di critica e vari premi, tra cui il Berlin Today Award e il New York City Short Film Festival Award. In Italia ha pubblicato Una notte soltanto Markovitch, Svegliare i leoni e Bugiarda.
Yigal Leykin è nato a Leopoli. All’età di nove anni si trasferisce con i genitori in Polonia e da lì, a dodici anni, in Israele. Nel 1978 si laurea all’Università di Bologna in Medicina. Si specializza in Anestesia e Rianimazione all’Università di Ferrara e consegue Master in Scienze all’Università di Tel Aviv. Ha esercitato presso diversi ospedali italiani e stranieri. Attualmente è Direttore del Servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone. È autore di oltre 170 lavori scientifici, pubblicati sulle più prestigiose riviste nazionali e internazionali. Il suo romanzo d’esordio è Una vita qualunque (2015), il più recente è Il concerto (2021).
Andrea Molesini vive a Venezia, dove è nato. Ha insegnato Letterature comparate all’Università di Padova. Il suo romanzo Non tutti i bastardi sono di Vienna (Sellerio 2010), ha vinto il Premio Campiello A quest’opera sono seguiti La primavera del lupo (Sellerio 2013), Presagio (Sellerio 2014), La solitudine dell’assassino (Rizzoli 2016), Dove un’ombra sconsolata mi cerca (Sellerio 2019), Il rogo della Repubblica è il suo sesto romanzo.
Il Premio prende in considerazione opere di narrativa, di argomento ebraico, di autori viventi, pubblicate in Italia nel periodo compreso tra il settembre dell’anno in corso e quello precedente del bando.La Giuria Selezionatrice designa da un minimo di due ad un massimo di tre opereche vengono proposte ad una Giuria Popolare formata da lettrici, che fanno capo alle sezioni italiane dell’ADEI WIZO, che voteranno poi l’opera vincitrice. Viene assegnato inoltre un Premio Ragazzi dove laGiuria segnala due titoli adeguati a una Giuria di studenti delle scuole medie superiori, che designeranno il vincitore.
È prevista da parte della Giuria Selezionatrice la facoltà di assegnare un Premio Speciale la cui motivazione può variare di anno in anno.