Pisa, 4 maggio 2023 – “Mi domando se il Sindaco Conti abbia almeno provato un po’ di imbarazzo prima di mandare ai giornali la dichiarazione sul fantomatico sportello per far incontrare domanda e offerta di lavoro. – dichiara Olivia Picchi del Partito Democratico – Sarebbe già un passo in avanti e segno che almeno un barlume di coscienza gli è rimasta. La proposta è ridicola di per sé, per le ragioni che l’assessora regionale Nardini ha ben spiegato: un servizio che il centro dell’impiego già svolge gratuitamente sul territorio. Il fatto che Conti non ne avesse notizia la dice lunga. A questo aggiungo che l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Pisa, nel primo anno di mandato di Conti, si era offerto di tenere GRATUITAMENTE aperto uno sportello all’interno del Comune per assistere i cittadini in sinergia con i centri per l’impiego per far cogliere loro le opportunità di lavoro. Offerta al quale non è neppure stato risposto. Vorrei però porre qualche domanda al Sindaco.
Era tutela dei posti di lavoro quando i lavoratori di AVR si sono rivolti a lui per condizioni di lavoro inumane e licenziamenti ingiusti per il quale l’azienda è stata condannata?
Era tutela dei posti di lavoro la richiesta delle lavoratrici delle pulizie al Palazzo Comunale che si sono viste ridurre stipendi già da fame?
Era tutela dei posti di lavoro garantire l’impego alle lavoratrici della pulizie della Valdarno (partecipata del Comune di Pisa)?
E, per arrivare ai giorni nostri, come si coniuga la tutela del lavoro con la perdita di 2,5 mensilità delle lavoratrici in appalto per i servizi non educativi del Comune?
Donne tenute appese per oltre un anno alle quali il Sindaco, guardandole negli occhi e stringendo loro la mano, ha assicurato loro che avrebbe risolto il problema ripristinando le risorse necessarie che aveva tolto. Un elenco che non finirebbe mai, in un amministrazione che nulla ha fatto su questo tema, nulla ha messo in programma e ha detto no ad ogni proposta in merito.
Il problema è che Conti un lavoro ce l’ha, e ce l’avrà in futuro e come ha dimostrato non è interessato ad aiutare le persone in difficoltà. Odia i poveri, in una visione di una città che tutela i piccoli giardinetti di chi questi problemi non ne ha, senza capire che (visto che non ne è toccato dal punto di vista umano) la ricchezza futura della città passa da una crescita collettiva del benessere.
E’ odioso che si strumentalizzi il Primo Maggio, nato da anni di lotte di persone che hanno assicurato, anche a persone come Conti che non ne riconoscono il valore, il futuro e le opportunità che ha avuto. Voglio essere positiva e sperare almeno in un imbarazzo, perché altrimenti ci rimane solo la vergogna di lucrare su un tema dal quale passa la vita di tutti noi.”