Pisa, 29 giugno 2023 – “Dopo l’elezione a maggioranza del Presidente del Consiglio, alla prova dei fatti subito una seconda forzatura politica di questa amministrazione, avvenuta proprio su uno degli atti più importanti: il rendiconto di gestione che rappresenta la fotografia dell’operato dell’amministrazione nell’ultimo anno.” Così si legge in un comunicato di
Matteo Trapani (PD), Paolo Martinelli (La città delle Persone) e Luigi Sofia (Sinistra Unita per Pisa).
“Infatti – prosegue il comunicato – dopo aver ritardato un mese dalla scadenza dalla quale il Comune è ritenuto inadempiente, la maggioranza, ancor prima che fossero costituite le Commissioni ha votato a maggioranza nella conferenza dei capigruppo di stamani la data di discussione del rendiconto per il prossimo consiglio di martedì 6 luglio, imponendo che la discussione in commissione bilancio, non ancora insediatasi, abbia solamente due giorni per comprendere e discutere centinaia di pagine.
Si impone in sostanza al prossimo consiglio comunale di martedì una votazione al buio. A nulla sono valse le richieste fatte da tutti i gruppi di minoranza che auspicavano la possibilità di insediarsi e far lavorare qualche giorno in più le commissioni, considerando anche l’elevato numero di nuovi consiglieri sia della maggioranza che dell’opposizione, in quanto questo atto deve essere attentamente analizzato nel dettaglio perché numerose sono le scelte economiche che rischiano di arrecare danni alle casse del Comune. La maggioranza ha imposto l’urgenza, appellandosi alla responsabilità di governo facendo venir meno il ruolo di chi in Consiglio siede con la responsabilità di studiare gli atti e migliorarli a tutela degli stessi cittadini e non per ratificare scelte imposte da altri. Tutto ciò avviene poi perché il Sindaco Conti ha tardato a produrre il rendiconto, in quanto impegnato in campagna elettorale, facendo scadere i termini fissati a livello nazionale ed esponendo questo ente a gravi effetti.
La coalizione del progetto Civico e Progressista composta dai tre gruppi consiliari di PD, La Città delle Persone e Sinistra Unita Per Pisa non può che denunciare questo metodo di imposizione delle scelte che calpesta un sereno ed adeguato svolgimento dei lavori, e ribadire che questa gestione emergenziale sta già creando danni economici, organizzativi e di funzionamento del consiglio, che alla lunga saranno sempre meno sopportabili per Pisa.
Dal rispetto verso le minoranze passa il rispetto per tutta la città, per le cittadine e i cittadini che si sono recati a votare e che dentro i luoghi istituzionali si aspettano un dibattito istituzionale sano e democratico con al centro sempre l’interesse generale dei pisani.”