Pisa, 14 luglio 2023 – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di un gruppo di cittadini che lamentano danni alle loro abitazioni. “In via Garibaldi, a Pisa, l’Area “SQ1” cementificata ha già provocato, verosimilmente, danni strutturali in un condominio. – si legge nel comunicato – Proprietari di alcune unità immobiliari, poste in via Flamini 15, hanno constatato che, a seguito dei lavori di cementificazione, nella parete che separa un garage dal loggiato condominiale, si sono evidenziate incrinature che, nel giro di pochissimo tempo si sono trasformate in crepe di varia profondità, lunghezza, larghezza compreso lo scollamento della parete stessa dal solaio soprastante. Nuove incrinature si stanno formando anche su altre pareti del loggiato condominiale. Il garage è posto a pochi metri di distanza dall’Area SQ1, escavata per preparare le fondamenta propedeutiche alla realizzazione del progetto della palestra Matteotti-CONI, che però non è conforme alla programmazione delle relative opere urbanistiche prescritte nel Piano Regolatore per ogni nuovo insediamento. Quindi, essendo un progetto illecito, alcuni residenti, assistiti dal proprio Avvocato, hanno già depositato un esposto alla Procura del Tribunale di Pisa per la violazione delle prescrizioni del Regolamento Urbanistico. Nell’Area, qualificata “ SQ1”, satura, inedificabile nel R.U. di Pisa, il terreno, attualmente oggetto dello scavo, era libero da costruzioni permettendo così all’acqua piovana di filtrare e di contribuire a mantenere la necessaria umidità del suolo sottostante, indispensabile per salvaguardare la stabilità delle fondamenta dell’edificio. Tutto questo dopo la cementificazione non è stato più possibile, diminuendo di fatto la portanza del terreno su cui è stato edificato il condominio alla base del quale si trova il garage in oggetto. Le crepe e la scollatura dal solaio hanno reso la parete instabile e pericolosa per l’incolumità di chi va ed utilizza il garage e di chi passa nel loggiato ad esso attiguo. L’Area SQ1 era già stata fatta oggetto di cambiamento illegittimo d’uso di suolo per notevoli costruzioni dell’Istituto Matteotti. Alla luce degli avvenimenti succedutisi nel tempo, sembra possibile ritenere che: -il precedente utilizzo della superficie dell’Area Verde per i rilevanti ampliamenti della Scuola -l’attuale cementificazione della “SQ1”, inedificabile e in zona satura, -l’abbattimento dei numerosi alberi e la distruzione della loro rete sotterranea -il Cambiamento Climatico con temperatura media aumentata -la siccità -la riduzione e distribuzione anomala delle acque piovane -l’ostacolo alla loro infiltrazione che nel sottosuolo raggiunge le superfici circostanti e le strade asfaltate, abbiano determinato lo squilibrio della portanza del terreno dove è costruito il condominio attiguo alla “SQ1”. Al cospetto delle attuali sciagure estreme, avvenute anche da poco, provocate dal Cambiamento Climatico, dall’eccesso di costruzioni ma anche dalla trasgressione dei divieti a costruire, il rispetto del Regolamento Urbanistico è più che mai d’obbligo al fine di prevenire perdite umane dolorosamente irreparabili, disastrose conseguenze alle persone e alle cose, spese consistenti e continuative, nel caso specifico assolutamente evitabili costruendo il progetto della palestra dove è lecito.”