Saline di Volterra (Pisa), 18 luglio 2023 – Un sodalizio culturale tra
la Salina Locatelli di Saline di Volterra (PIsa) e la Compagna della
Fortezza del carcere di Volterra che vedrà una mostra fotografica ‘La
Compagnia Della Fortezza nella Salina Di Volterra’ a cura di Cinzia de
Felice. La mostra, che per due anni ha illuminato il centro storico del
Comune di Lajatico per ArtInsolite, ritorna nel luogo dove tutto si è
creato, la Salina Locatelli di Saline di Volterra, diventando
un’installazione permanente che andrà ad arricchire e valorizzare
ulteriormente uno dei siti industriali più unici e visitati del
territorio, che ha saputo aprirsi alla comunità esterna grazie alla
cultura. Le foto sono di Stefano Vaja, Mauro Fanfani, Nico Rossi, Marco
Mario Gino Eugenio Marzi, Cinzia de Felice. La Salina Locatelli,
stabilimento industriale dove viene prodotto il sale più puro d’Italia,
emblema di purezza e di arte evanescente e impalpabile, si fa quinta per
un dialogo tra arte e materia. (opening 21 luglio alle 18, Salina
Locatelli di Saline di Volterra, Pisa). Inoltre ‘Il Sale Di Volterra –
la Compagnia della Fortezza alla Biennale di Venezia’, è il titolo di
una seconda mostra fotografica di Stefano Vaja a cura di Cinzia de
Felice. Il sale di Volterra è stato il protagonista dello straordinario
allestimento dello spettacolo che la Compagnia della Fortezza ha messo
in scena al Teatro delle Tese per la Biennale di Venezia in occasione
del conferimento del Leone d’oro 2023 alla Carriera al regista Armando
Punzo (opening 21 luglio alle 20, Volaterra bistrot, Volterra, Pisa).
«Ho sempre creduto con grande convinzione che l’arte in tutte le sue
forme, trovi la sua vera forza e riveli la sua più profonda natura,
quando viene presentata ed espressa in luoghi non deputati. Mi emoziona
osservare i percorsi di profonda partecipazione emotiva e condivisione
che si riescono ad innescare nelle persone anche più apparentemente
lontane e disinteressate – sottolinea Cinzia De Felice, curatrice della
mostra e direttore organizzativo della Compagnia della Fortezza – Nel
caso specifico della Salina Locatelli, si rinnova anche quest’anno la
magia generata da una visione di anni fa, quando nel 2015 la immaginai
come luogo per la messa in scena di uno spettacolo che vedeva
protagonisti gli operai in cassa integrazione della Smith, e che ha
innescato un processo di trasformazione che ha portato uno stabilimento
industriale funzionante, chiuso al mondo esterno, a diventare
progressivamente uno dei luoghi simbolo della cultura del territorio
grazie anche alla gestione illuminata dei suoi proprietari. La Salina
Locatelli nel caso della Compagnia della Fortezza è così diventata così
casa, palcoscenico e compagna di viaggio in numerose avventure
artistiche».
«Ho sempre cercato di valorizzare la purezza del nostro sale in modi
innovativi e culturalmente significativi. Pertanto, quando Cinzia de
Felice ci ha chiesto di collaborare per la realizzazione dello
spettacolo “Naturae. La valle dell’innocenza” all’interno del nostro
stabilimento, ho visto unire arte, architettura e natura in un unico
contesto e non solo – dice Marco Locatelli, titolare dell’azienda
Locatelli – La Compagnia della Fortezza è un esempio straordinario di
come l’arte possa superare le barriere e portare speranza, ispirazione e
cambiamento anche in ambienti apparentemente ostili. Il loro impegno nel
portare il teatro nelle carceri e nel creare performance di grande
valore artistico ha dimostrato che la bellezza può fiorire anche in
luoghi in cui potrebbe sembrare impossibile, come ad esempio
nell’ambiente lavorativo di uno stabilimento. La volontà di fare dunque
da main sponsor donando il sale per l’allestimento dello spettacolo
realizzato anche alla Biennale di Venezia è stata una conseguenza
naturale di questa collaborazione di successo. La mostra sarà un omaggio
alla bellezza e all’unicità delle performance teatrali che si sono
svolte con il nostro sale. Mi auguro – conclude Locatelli – che queste
collaborazioni possano continuare a valorizzare la cultura e l’arte
nella nostra comunità e nel nostro territorio. Questo è solo l’inizio di
un percorso che desidero continuare, dimostrando che la bellezza può
nascere anche nei luoghi meno convenzionali».