Compie oggi 59 anni, essendo nato a Macerata il 27 gennaio 1957, Dino Pagliari, uno dei personaggi che, in veste di Allenatore, ha maggiormente caratterizzato la recente gestione Battini della Società nerazzurra.
di Giovanni Manenti
Dopo una discreta carriera come calciatore – il cui apice sono state le due stagioni alla Fiorentina a fine anni ’70, dove ha collezionato 44 presenze e 6 reti nella Massima Serie – Pagliari ha intrapreso, unitamente al fratello Giovanni, anch’esso ex giocatore, l’attività di Allenatore, iniziando da Club della propria Regione a livello di Serie C2 e C1, con buoni risultati sia a Pesaro che a Macerata e così pure con la Fermana.
Il miglior risultato come tecnico Pagliari lo ottiene a Ravenna nella Stagione 2006.07, conducendo i romagnoli alla Promozione diretta in Serie B, curiosamente proprio nell’anno in cui anche il Pisa di Braglia, inserito nell’altro Girone, conquistava analogo successo, ancorchè “via playoff” …
La sua unica esperienza nella Serie Cadetta non ha buon esito, venendo sostituito per poi essere richiamato e nuovamente esonerato, alternandosi con Franco Varrella, che siederà sulla panchina ravennate nei due confronti con il Pisa (1-0 all’Arena e 4-1 a Ravenna per i nerazzurri …).
Dopo essersi rilanciato con due buone stagioni a Lanciano, Pagliari viene chiamato, il 21 febbraio 2011, a sollevare le sorti di un Pisa che, neopromosso in Lega Pro – Prima Divisione, sta naufragando nei vortici della bassa classifica dopo che la sostituzione di Cuoghi con Semplici sulla panchina nerazzurra non aveva fatto che peggiorare la situazione ….
Pagliari esordisce da penultimo in graduatoria nella delicata trasferta a Cava dei Tirreni contro l’ultima della classifica ed una rete di Guidone a 2’ dal termine, dà l’avvio ad un cammino che, nelle 10 partite a disposizione sino a fine torneo, vedrà il Pisa conquistare 6 vittorie (di cui tutte e cinque le gare casalinghe …), due pareggi ed altrettante sconfitte che lo porteranno al decimo posto finale in classifica.
La scontata conferma per la stagione successiva, vede il Pisa chiudere il Girone di andata in una discreta posizione in classifica grazie ai 26 punti conquistati, in piena lotta per un posto nei playoff, ma improvvisamente la luce si spegne ad inizio gennaio 2012, quando i nerazzurri collezionano cinque sconfitte ed un solo pareggio nelle prime sei giornate del ritorno, tra cui i clamorosi rovesci interni per 1-4 contro la Pro Vercelli e lo 0-2 contro il Lumezzane dell’ex Gasparetto, circostanza che determina l’allontanamento del Tecnico marchigiano, sostituito da Alessandro Pane, che conduce il Pisa ad una tranquilla posizione a ridosso della zona playoff ed alla Finale di Coppa Italia, persa contro lo Spezia ….
Ma ciò che gli aveva giocato “contro” la precedente stagione, va a favore di Pagliari l’anno successivo, richiamato alla guida dei Nerazzurri dal Presidente Battini a sole 6 giornate dalla fine del Torneo dopo che il Pisa, sotto la guida del confermato Pane, era stato anche in testa alla graduatoria nel Girone ascendente, ma che aveva raggranellato solo tre vittorie ed un pareggio a fronte di cinque sconfitte – le ultime due consecutive a Catanzaro per 1-0 ed a Nocera per 3-0 – nel ritorno e rischiava di non qualificarsi per i playoff …
Pagliari fa il suo nuovo debutto sulla panchina nerazzurra all’Arena Garibaldi contro una diretta pretendente alla Promozione come il Frosinone, e la vittoria ottenuta in extremis grazie ad un rigore di Capitan Favasuli è solo l’inizio di una serie che vede il Pisa vincere tutte e sei le restanti gare di Campionato e qualificarsi, come quinta classificata, ai playoff dove dovrò affrontare al primo turno il Perugia …
Contro gli umbri, il Pisa sfodera due prestazioni di alto livello, vincendo 2-1 all’Arena grazie ad una doppietta di Gatto e recuperando in trasferta con Favasuli a 4’ dal termine il pareggio che consente ai nerazzurri di sfidare in Finale il Latina che, nel frattempo, aveva eliminato la Nocerina ….
Il Pisa lotta gagliardamente con i ciociari, non va oltre lo 0-0 interno nella Gara di andata, ma si porta in vantaggio al ritorno grazie ad una punizione di Barberis pareggiata da Jefferson in chiusura di primo tempo e resistendo sino ai supplementari dove, complici anche alcune decisioni arbitrali avverse – che vedranno i nerazzurri terminare l’incontro addirittura in nove -, deve arrendersi per l’1-3 finale che lo condanna a restare in Lega Pro ….
L’anno seguente, la storia si ripete “a rovescio” per Pagliari che, dopo un buon inizio, costellato però da polemiche interne (è evidente che il Tecnico sia inviso al Direttore Tecnico Lucchesi, nel mentre gode la fiducia del Presidente Battini …) tra cui clamoroso lo sfogo al termine del derby Pisa-Grosseto conclusosi sullo 0-0, viene esonerato a fine
girone di andata dopo la sconfitta interna per 0-1 contro il Viareggio, sostituito da Cozza che non lo farà certo rimpiangere, a propria volta liquidato in favore di Menichini che riesce a condurre la squadra ai playoff perdendo al primo turno contro il Frosinone …..
A distanza di un anno esatto, Pagliari si rimette in gioco sostituendo Lerda sulla panchina del Lecce, ma la sua esperienza in terra salentina dura poco più di un mese, venendo esonerato il 3 febbraio 2015 …