Santa Croce sull’Arno, 12 gennaio 2024. Si sono conclusi i lavori che riguardano la realizzazione di impianti di videosorveglianza a Santa Croce sull’Arno e a Staffoli. I progetti realizzati sono due, già approvati anche dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Pisa: il primo è il Progetto Capoluogo, finanziato dalla Regione Toscana, che implementa il sistema di videosorveglianza già realizzato con i contributi regionali del 2016 e 2019. L’altro è invece il Progetto Staffoli, che è interamente finanziato con fondi comunali e ha l’obiettivo di monitorare i punti nevralgici della località di Staffoli, inserendo una telecamera di lettura targhe su via Livornese e due telecamere di contesto nella zona del cimitero.
Per il progetto Capoluogo finanziato dalla Regione sono state installate telecamere in alcuni punti strategici della città. In particolare è stata predisposta l’installazione di:
– telecamere di contesto su lungarno Tripoli e piazza Ferrari, due aree limitrofe al centro cittadino, interessate da fenomeni di spaccio di droga ed abbandono di rifiuti.
– telecamere di lettura targhe, per monitorare le principali direttrici di accesso e di uscita dalla zona industriale poste in: via Gozzini da e per la Bretella del Cuoio, via provinciale nuova Francesca SP66 da e per il territorio comunale di Fucecchio e l’Autostrada A11 e all’intersezione con via dei Conciatori per il controllo dei veicoli da e per Castelfranco, via del Bosco nel ponte sull’Usciana. I sistemi di lettura targhe sono dotati di sistema targa-system per la segnalazione in tempo reale del transito di veicoli privi di copertura assicurativa e o di revisione regolare: ciò consentirà alle pattuglie impegnate nei posti di controllo di individuare i veicoli non in regola.
“Da tempo stiamo portando avanti una serie di progetti atti a garantire un controllo sempre più capillare del territorio – dice la sindaca di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda – dal 2017 ad oggi abbiamo installato più di trenta telecamere di videosorveglianza nell’ottica di fornire nuovi strumenti di indagine e controllo a disposizione delle forze dell’ordine. Allo stesso tempo pensiamo che i sistemi di videosorveglianza siano strumenti a supporto di azioni che necessariamente devono avere un respiro più ampio. Per questo continuiamo a investire, a fianco di queste opere, anche e soprattutto in progetti di riqualificazione di spazi pubblici e di attività culturali e ricreative, perché riteniamo che la socialità costituisca la prima arma contro gli illeciti.”