Compie quest’oggi 51 anni, essendo nato a Roma il 2 febbraio 1965, Paolo Baldieri, uno dei più brillanti giocatori che hanno vestito la maglia nerazzurra a metà degli anni ’80.
di Giovanni Manenti
Cresciuto nelle fila della Roma e venutosi a trovare in un periodo in cui la squadra giallorossa abbondava di campioni, Baldieri, al pari di molti altri suoi compagni dell’epoca, dati gli ottimi rapporti intercorrenti tra i rispettivi Presidenti Viola ed Anconetani, approda al Pisa nell’estate ’84 quale rinforzo dell’attacco per ricercare una pronta risalita in Serie A.
Baldieri non tradisce le attese e, sotto la sapiente guida tecnica di Gigi Simoni, si mette al servizio del duo straniero formato da Berggreen e Kieft (pensate che i due disputeranno tutte e 38 le gare in programma e Baldieri ne salterà una sola …), facendo il suo esordio alla prima di campionato il 16 settembre ’84 nella vittoria interna per 2-0 sul Pescara – reti di Kieft e Berggreen, guarda caso – e costituendo un trio d’attacco micidiale per la Categoria e che a fine Torneo, concluso con la Promozione in A, metterà a segno qualcosa come 30 reti complessive, 5 delle quali portano la firma di Paolo, di cui la prima contribuisce al successo esterno per 3-1 a Parma alla quarta giornata.
Le attese per una positiva stagione nella Massima Serie non erano assolutamente campate in aria, con Baldieri che “affila” le armi non saltando neppure una sola gara in calendario e risultando a fine Campionato miglior marcatore dei nerazzurri assieme a Kieft con 7 reti all’attivo, di cui la sua prima in A realizzata il 6 ottobre ’85 nel pareggio interno per 1-1 contro il Bari, ma dopo che il Pisa sembra aver “blindato” la salvezza con un mese di gennaio ’86 da favola in cui regola per 1-0 l’Inter grazie ad una prodezza di Baldieri all’ora di gioco che con una splendida esecuzione in mezza rovesciata fulmina Zenga, espugna il San Paolo con una rete di Berggreen che “gela” il Napoli di Giordano e Maradona ed infine impone il pari ai futuri Campioni d’Italia della Juventus, improvvisamente la luce si spegne e, nelle restanti 12 partite, verranno conseguiti solo 7 punti frutto di altrettanti pareggi che condanneranno i nerazzurri ad un’amarissima retrocessione tra i Cadetti ….
Tornato nella Capitale, Baldieri – che nel frattempo era stato protagonista dell’Under 21 di Vicini che aveva sfiorato la conquista del Titolo Europeo ’86 perdendo la doppia Finale contro la Spagna solo ai calci di rigore, ed in cui contendeva il posto in squadra ad un “certo” Roberto Mancini – faticava a ritagliarsi, anche complice un infortunio, un posto in prima squadra e, dopo due stagioni ad Empoli ed Avellino, prende la strada del Sud, destinazione Lecce, dove ritrova lo smalto dei tempi migliori, contribuendo alla Promozione della formazione salentina dalla Serie B alla A al termine del Campionato 1992.93, prima di chiudere l’attività agonistica con Savoia e Perugia ed in due Tornei Interregionali nelle fila del Civitavecchia ….