Pisa, 07 aprile 2025. Si è svolta questa mattina, lunedì 7 aprile, l’intitolazione della rotatoria che si trova tra via Bargagna e via Frascani al professor Roberto Tongiani, illustre professore di Patologia Generale e pioniere della biomedicina.
Alla cerimonia erano presenti l’assessore ai servizi demografici e toponomastica, Gabriella Porcaro. Hanno partecipato anche Aldo Paolicchi, docente di patologia clinica, e Cristina Cofacci, presidente dell’Associazione Ex Allievi della Scuola Superiore Sant’Anna, insieme a Ugo Faraguna, ex presidente dell’associazione. Inoltre, erano presenti gli avvocati e amici di Tongiani, Vincenzo Di Nubila e Gino Bartalena.
“Abbiamo voluto rendere omaggio a un uomo che ha segnato profondamente la storia della medicina e della biomedicina: il Prof. Roberto Tongiani – ha dichiarato Gabriella Porcaro. La sua figura non è solo quella di un eminente professore di Patologia Generale, ma anche quella di un pioniere, che fin dal 1989 ha contribuito in modo determinante alla comprensione dei meccanismi con cui le cellule tumorali si difendono dai farmaci antitumorali. Questo lavoro ha avuto un impatto significativo non solo nella ricerca scientifica, ma anche nelle applicazioni cliniche, aprendo nuove prospettive nel trattamento dei tumori. Il Prof. Tongiani, laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa e membro della prestigiosa Scuola Sant’Anna, ha sempre creduto nel valore dell’insegnamento e della ricerca come strumento di crescita per le future generazioni. La sua capacità di attrarre giovani studiosi nella ricerca scientifica è stata una delle sue eredità più durature. Con il suo lavoro, ha formato menti brillanti, molti dei quali continuano oggi a portare avanti la sua visione in campo medico e scientifico. La città di Pisa, da sempre centro di eccellenza nella ricerca scientifica, attraverso la toponomastica ricorda con orgoglio e soddisfazione i suoi professori universitari come il Prof. Tongiani, che hanno contribuito a rendere il nostro territorio un punto di riferimento per la biomedicina a livello internazionale. La sua ricerca ha avuto ricadute fondamentali nei campi della patologia e della fisiologia, e oggi siamo testimoni di quanto il suo lavoro continui a influenzare positivamente la vita di tante persone. Intitolare un luogo della nostra città al Prof. Roberto Tongiani – conclude Porcaro – è un atto di giusto riconoscimento per il suo straordinario impegno scientifico, educativo e umano. Un atto che, al tempo stesso, ci invita a proseguire il suo lavoro, a coltivare la ricerca e a ricordare sempre l’importanza di avere visionari e pionieri come lui nel nostro percorso di crescita collettiva”.
Biografia. Roberto Tongiani, nato a Carrara nel 1938, è stato un illustre professore di Patologia Generale e pioniere della biomedicina. Allievo della Scuola Normale di Pisa, si distinse al concorso di ammissione e fu ammesso come allievo interno nell’Istituto di Patologia Generale, sotto la guida di Emilio Puccinelli. Parallelamente agli studi, iniziò una prolifica carriera di ricerca.
Nel corso della sua carriera accademica, Tongiani ricoprì ruoli sempre più prestigiosi, diventando professore ordinario di Patologia Generale nel 1989. Fu anche attivamente coinvolto negli organi di governo dell’ateneo pisano, occupando posizioni come membro del Consiglio di Amministrazione, vicedirettore del Dipartimento di Biomedicina Sperimentale, e Direttore del Dipartimento di Patologia Sperimentale.
Nella sua ricerca, Tongiani fu un pioniere in vari settori della biomedicina, studiando la crescita cellulare, la citologia quantitativa e i meccanismi di resistenza dei tumori ai farmaci. La sua ricerca si concentrò anche sull’effetto degli ormoni nella maturazione degli epatociti e sulla resistenza delle cellule tumorali agli agenti chemioterapici. A partire dagli anni ’80, sviluppò tecniche innovative in citochimica, in collaborazione con il Prof. Gerhard Noehammer dell’Università di Graz.
Dopo la sua morte, avvenuta a Pisa nel 1999, si è tenuto un congresso internazionale in suo onore, proprio a Pisa, a testimonianza del suo duraturo impatto nella scienza e nell’accademia.