In una sola occasione, nel Campionato di Serie C 1964.65, Pisa ed Arezzo si sono ritrovate a lottare insieme per la promozione nella Serie superiore, con ciò dando vita ad un appassionante testa a testa nelle prime posizioni della graduatoria tale da avvincere le rispettive tifoserie.
di Giovanni Manenti
Le due squadre erano entrambe reduci da una precedente buona annata, che le aveva viste concludere la stagione al terzo (Pisa) e quinto (Arezzo) posto della classifica, rispettivamente con 41 e 38 punti, ma, specie i nerazzurri, ambivano alla Promozione conquistata l’anno prima dai “cugini” del Livorno ed, in tale ottica, avevano provveduto al cambio in panchina affidando la guida tecnica a Pinardi, iniziativa assunta anche dagli amaranto aretini sostituendo Gimona con Cesare Meucci, il quale, curiosamente, aveva guidato proprio il Pisa nella precedente stagione sino alla 20.ma giornata, venendo esonerato dopo la sconfitta per 3-0 nel derby con la Lucchese.
La campagna acquisti estiva viene improntata al miglioramento della rosa, con pochi ma oculati acquisti, a partire dal libero Castellani e l’interno Guglielmoni, prodotto delle Giovanili dell’Inter, entrambi provenienti dal Cesena, e l’ala destra Colombo, prelevata proprio dal Livorno, mentre in porta viene data fiducia a Ceschia in luogo di Cacciatori ed in attacco a Pierluigi Galli al posto di Balestrieri, ceduto alla Pro Patria.
Il cammino delle due squadre le vede sin dall’inizio protagoniste, con l’unica vera insidia costituita dalla Ternana, ed il calendario curiosamente prevede lo scontro diretto tra le due “toscane” esattamente a metà girone, vale a dire alla nona giornata, con andata in terra aretina ed il ritorno all’Arena. Dopo che il match di andata si era chiuso sull’1-1, con il vantaggio pisano ottenuto da Cosma in avvio di ripresa neutralizzato dal pareggio al 77’ di Meroi per i padroni di casa, le due compagini continuano la loro lotta in vetta alla classifica punto a punto, con il Pisa che, alla 22.ma giornata, ha un solo punto di vantaggio sugli avversari (31 a 30), con la Ternana più staccata a cinque lunghezze di distanza.
Ma nel turno successivo il Pisa viene sconfitto al “Porta Elisa” per 2-1 dalla Lucchese, con gli amaranto che approfittano solo parzialmente dello scivolone dei nerazzurri non andando oltre il pari interno con la Ternana, raggiungendoli comunque in classifica a quota 31, anche se la domenica seguente il Pisa riprende l’esiguo vantaggio in virtù della vittoria interna per 3-1 in rimonta sulla Torres, dopo aver chiuso in svantaggio il primo tempo, mentre l’Arezzo esce indenne dall’insidiosa trasferta di Perugia, chiusa a reti inviolate.
Le due compagini si preparano allo scontro diretto all’Arena Garibaldi dovendo però ancora affrontare un turno di Campionato tutt’altro che semplice, in quanto l’Arezzo deve superare l’ostacolo del derby con il Siena, mentre il Pisa deve rendere visita alla Ternana che, a quota 29, nutre ancora speranze di Promozione. E’ evidente che le due gare ravvicinate segneranno il destino dei nerazzurri per quanto attiene alla vittoria finale.
Mentre l’Arezzo mantiene fede al pronostico regolando, non senza qualche difficoltà il Siena per 2-1, al Pisa riesce l’impresa di espugnare Terni con un rotondo 2-0, favorito da una autorete di Sattolo poco dopo la mezz’ora, replicata da Cervetto nella ripresa, ottenendo il doppio scopo di mantenere la vetta della Classifica e di estromettere definitivamente gli umbri dal discorso promozione.
Ecco quindi che domenica 21 marzo 1965, scendono in campo all’Arena Garibaldi le due indiscusse protagoniste del Torneo, divise da un solo punto (35 a 34 …) in classifica e si intuisce che una eventuale vittoria dei nerazzurri darebbe loro un margine di vantaggio da amministrare nelle restanti otto giornate sino a fine Campionato.
L’atmosfera sugli spalti è quella delle grandi occasioni ed il Pisa non si lascia sfuggire la ghiotta opportunità, regolando gli avversari amaranto con due reti, una per tempo, realizzate dal centravanti Galli poco dopo la mezz’ora e dal sigillo ancora di Cosma, come all’andata, ad inizio ripresa. Da tale giornata i nerazzurri non saranno più ripresi, riuscendo a gestire il vantaggio dopo che la sconfitta per 1-0 a Perugia alla quart’ultima giornata – che aveva fatto tornare l’Arezzo pericolosamente ad un sol punto di distanza – era stata ammortizzata dalla vittoria sul Siena la domenica successiva, contemporaneamente al “tracollo” aretino per 3-0 a Carrara. Due pareggi nelle ultime due giornate – in casa con il Prato ed a Rimini – sono sufficienti per festeggiare l’agognato ritorno in Serie B, concludendo la stagione al primo posto con 47 punti, seguiti dall’Arezzo a 46 e dalla Ternana, autrice di un gran finale di stagione, a quota 45, ed avendo anche la soddisfazione di vedere un proprio giocatore, Cervetto, quale Capocannoniere del Girone con 15 reti al suo attivo ….
21.3.1965 – 26.a giornata Campionato Serie C 1964.65
Pisa – Arezzo 2-0 (33’ Galli, 52’ Cosma)
Pisa: Ceschia; Ripari, Romanini; Barontini, Federici, Castellani; Colombo, Guglielmoni, Galli, Cervetto, Cosma. All. Pinardi.
Arezzo: Genero; Tellini, Fontana; Picci, Chesini, Bonini; Maiani, Zanetti, Ceccotti, Tassinari, Ferrari. All. Meucci.
Arbitro: Canova di Milano