Pisa – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Consigliera Comunale Valeria Antoni del Movimento 5 Stelle.
Dopo i gravissimi fatti accaduti nell’asilo nido – scrive la Antoni – in cui sono state accertate responsabilità oggettive del corpo insegnante, l’assessora Chiofalo risponde, in diretta Tv nazionale, con la solita supponenza a cui questa amministrazione ci ha ormai abituato da troppi anni. Permettetemi di fare un breve resoconto della penosa apparizione televisiva nella trasmissione: “mattino cinque”, perché ci permette di trarne spunti che sono poi alla base della nostra richiesta di dimissioni. L’assessora Chiofalo, durante la trasmissione si ostina a difendere il suo operato e un sistema di sorveglianza e monitoraggio che non funziona, che è inadeguato e che presenta gravi falle, come purtroppo tutti noi abbiamo dovuto constatare con raccapriccio. La dott.ssa Chiofalo inizialmente cade dalle nuvole, dicendo che nessuno si aspettava un comportamento violento di una educatrice stimata da genitori e colleghi e che mai vi era stata segnalazione di comportamenti anomali. Prima bugia: in realtà, come riportato dal “Tirreno” del 08.02.2016, la educatrice era stata oggetto di un richiamo da parte delle altre maestre, su segnalazione di una insegnante di sostegno. Siamo a maggio 2015. Come è possibile che da maggio scorso l’assessora non sapesse niente?
Durante la trasmissione l’assessora continua a difendere la imprevedibilità del comportamento della educatrice, parla di burn out isolato. Seconda bugia: come poi è stato dimostrato dalle indagini, l’educatrice violenta non era sola, ma “coadiuvata” nelle sue angherie, anche dalle altre educatrici, oggi indagate, che con lei operavano. Quindi non si può parlare di caso isolato, di burn out, ma di vero e proprio modus operandi delle educatrici. Oltre a ciò, l’Assessora viene subito smentita dallo psicologo Dott. Morelli presente in studio, il quale asserisce l’esatto contrario e cioè che un comportamento simile viene da lontano, dalla cultura “del ceffone per educare” e non da un improvviso corto circuito mentale: “ciò – dice il Dott. Morelli – è un ragionamento antipsicologico”. Non è nostro compito indagare nei meandri della psiche della educatrice, ma lo scambio mette in luce in maniera palese l’impreparazione della Assessora (e forse del suo entourage), che nega l’evidenza dei fatti. L’assessora a questo punto dice una terza bugia, che vien da perdonare per compassione: la Dott.ssa Chiofalo infatti asserisce di non aver detto che il burn out viene dal niente, smentendo così quanto appena dichiarato precedentemente. Detto questo parte con la disamina del sistema di controllo e vigilanza della qualità, che si articola in due strumenti: uno in mano ai genitori e uno in mano all’Istituto degli Innocenti (ente esterno) e dice che questi strumenti: “hanno dato ottimi risultati”. Ci chiediamo come si possa continuare a difendere un sistema di controllo che ha palesemente fallito, se non con una solida supponenza di base. Se i brutti accadimenti dell’asilo nido sono, come ha detto la stessa Dott.ssa Chiofalo: “una ferita per la città”, certe dichiarazioni, consentitecelo, sono una vergogna per la nostra città. Pisa si merita una qualità dei servizi all’altezza di una città candidata a diventare capitale della cultura, ma soprattutto i genitori dei bambini che frequentano gli asili e le scuole materne devono avere tranquillità e fiducia; i bambini devono poter crescere in un ambiente che sia di supporto alla loro crescita ed educazione. Ad oggi ci risulta che i provvedimenti messi in campo per porre rimedio ad una situazione fuori controllo siano solo delle toppe troppo piccole per arginare la falla di un sistema che sembra far acqua da tutte le parti. Chi ci dice che situazioni simili non si ripetano anche in altre strutture?
Se il sistema di controllo e monitoraggio ha fallito, ci dispiace doverlo dire, ha fallito anche chi era preposto a verificare che esso funzionasse e cioè l’assessora Chiofalo. Come movimento 5 stelle non ce la sentiamo di rinnovare la fiducia a chi ha mentito più volte in questa faccenda, a chi ha consentito che un simile scempio fosse avvenuto, a chi ha dimostrato arroganza ed impreparazione. Per quanto finora detto siamo a chiedere le dimissioni dell’Assessora Dott.ssa Chiofalo”.