Tornato in B dopo un’attesa durata 13 anni, il Pisa, con Umberto Pinardi confermato alla guida tecnica, trova non poche difficoltà ad ambientarsi alla nuova Categoria, anche per una campagna acquisti che ha poco o nulla rinforzato la rosa, limitandosi all’inserimento – oltre a Breviglieri e De Min tra i pali – del centrocampista Rumignani e dell’attaccante Mascetti.
Fatto sta che a fine girone di andata, su 19 gare disputate, i nerazzurri hanno racimolato appena 13 punti (frutto di 4 vittorie, 5 pareggi e ben 10 sconfitte …), un “bottino” che, se replicato nel Girone di ritorno, starebbe a significare retrocessione terza ….
Ecco pertanto l’importanza vitale che assume l’incontro, relativo alla seconda giornata di ritorno, in programma domenica 13 febbraio ’66 (50 anni fa esatti da oggi …) all’Arena Garibaldi contro il Catanzaro, formazione di media classifica, ma che all’andata aveva travolto i nerazzurri sotto un pesante 5-1, in cui era andato due volte a segno per i calabresi l’ex centravanti nerazzurro Gianni Bui ….
Oltretutto, serpeggiava tra i tifosi un certo malumore perché quella con i giallorossi era la quarta gara consecutiva casalinga, in quanto un calendario bizzarro aveva proposto ai nerazzurri due partite esterne ad inizio Campionato e due interne a fine Girone di andata, ragion per cui, a cavallo dell’inversione dei Gironi, ecco che al Pisa si presentava una ghiotta occasione per risalire in classifica, malamente sprecata nei precedenti tre turni all’Arena Garibaldi, con due pareggi per 0-0 contro Alessandria e Reggina, inframezzati da una inaspettata sconfitta per 0-2 contro la Reggiana ….
A rincarare la dose, vi era il fatto che da ben cinque turni il Pisa non andava a segno avendo, prima del citato “trittico”, pareggiato per 0-0 a Venezia e la domenica prima perso per 2-0 a Verona, ed è quindi immaginabile con che animo e timore gli sportivi si recassero allo Stadio in quella seconda domenica di febbraio ….
E, dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate, il timore si trasforma in terrore ad inizio ripresa quando ancora il “solito” Bui porta in vantaggio i calabresi; per il Pisa, ancorchè mancassero ancora 17 giornate alla conclusione del Torneo, sembra stiano per spalancarsi le porte dell’inferno, poiché raccogliere solo due punti su quattro gare interne avrebbe senz’altro significato un brutto contraccolpo psicologico sul morale dei giocatori ….
Ed ecco che entra in gioco un fattore determinante, vale a dire il pubblico ed, in particolare, i sostenitori assiepati in Curva Nord (all’epoca la Sud ancora non esisteva …) che un po’ delusi per l’andamento dell’incontro ed in parte anche avendocela con il Direttore di Gara – Vitullo di Roma – per alcune decisioni ritenute sfavorevoli ai nerazzurri, iniziano a scuotere la rete che divide la Curva dal rettangolo di gioco, sino a creare le condizioni per un’invasione di campo, a 20’ dal termine, peraltro solo minacciata …
Sarà stato che l’atteggiamento dei tifosi abbia dato nuova linfa e vigore ai giocatori nerazzurri e, viceversa, intimoriti i giallorossi nostri avversari e condizionato l’arbitro nelle sue decisioni, fatto sta che in soli due minuti – dal 72’ al 74’ – il Pisa capovolge il risultato, prima grazie ad un penalty trasformato da Castellani e poi, dopo due giri di lancette dell’orologio, con la rete decisiva di Cosma per il 2-1 finale ….
Il ricorso fatto dal Catanzaro avverso il regolare svolgimento della gara venne respinto ed i nerazzurri si ritrovarono con due importanti punti in classifica e, soprattutto, con rinnovata fiducia circa le reali possibilità di salvezza, come dimostrato quindici giorni dopo ottenendo la prima vittoria esterna della stagione per 2-1 sul campo del Modena e racimolando, nell’intero girone di ritorno, quei 21 punti che, sommati ai 13 della parte ascendente, consentirono al Pisa di centrare l’obiettivo proprio all’ultima giornata con il successo per 3-0 sul campo di una oramai salva Reggiana ….
13.2.1966 – 21.a giornata Campionato Serie B 1965.66
Pisa – Catanzaro 2-1 (48’ Bui, 72’ rig. Castellani, 74’ Cosma)
Pisa: Ceschia; Ripari, Petrelli; Barontini, Gasparroni, Castellani; Colombo, Del Monte, Galli, Rumignani, Cosma. All. Pinardi.
Catanzaro: Provasi; Vannini, Lorenzini; Maccaccaro, Tonani, Sardei; Tribuzio, Bonfada, Bui, Gasparini, Orlando. All. Ballacci.
Arbitro: Vitullo di Roma