Festeggia quest’oggi in piena forma i suoi splendidi (beato lui …) 37 anni, Simone Vanni, nato nella nostra città il 16 febbraio 1979, uno degli sportivi che più hanno degnamente rappresentato Pisa nel Mondo Sportivo e della scherma in particolare, al pari del “compagno d’arma” Salvatore Sanzo e delle femmine Ilaria Bianco e Martina Batini.
di Giovanni Manenti
Cresciuto sotto la guida del Maestro Antonio Di Ciolo, Simone vive ad inizio del nuovo Secolo il suo Periodo migliore, iniziando con l’Oro individuale nel fioretto agli Europei di Koblenz, in Germania, in cui supera in Finale il polacco Adam Krzesinski, degno preludio al Titolo Mondiale individuale di Lisbona 2002, in cui succede nell’Albo d’Oro proprio al concittadino ed attuale Assessore allo Sport Salvatore Sanzo, sconfiggendo stavolta nell’assalto decisivo con un nettissimo 15-6 il tedesco André Wessels.
Ma sarà proprio un altro tedesco – peraltro non certo l’ultimo arrivato, vale a dire Peter Joppich, ben quattro volte Campione iridato – ad impedirgli un fantastico bis sconfiggendolo per una sola sotoccata (15-14) al termine di una fantastica Finale nell’edizione successiva a l’Havana, dove peraltro Simone si “consola” con il suo primo oro a squadre assieme ai compagni Sanzo e Cassarà.
Questo “Dream Team” di fioretto al maschile – contrapposto alle fantastiche ragazze che da inizio anni ’90 e sino ad oggi hanno conquistato più allori tra Europei, Mondiali ed Olimpici di qualsiasi altra disciplina od arma olimpica – porterà l’Italia al vertice assoluto alle Olimpiadi di Atene 2004, in una Finale vinta per 45-42 sulla Cina che rappresenta il “capolavoro” della carriera di Simone.
Deluso, difatti, dalla sconfitta subita nei quarti dal russo Ganeev per una sola stoccata (15-14), mentre i suoi compagni Salvatore Sanzo ed Andrea Cassarà conquistavano l’argento ed il bronzo – entrambi “vendicando” la sconfitta di Vanni sconfiggendo il russo rispettivamente in Semifinale e nell’assalto per il terzo e quarto posto – Simone si riscatta ampiamente nella prova a squadre, consentendo – con il parziale a suo favore di 20 stoccate a 12 nei tre assalti disputati – di consegnare a Salvatore Sanzo (non al meglio per un problema muscolare alla coscia destra …) un vantaggio di 42-35 prima dell’ultimo decisivo assalto …..
Salvatore, soffre, subisce la rimonta del cinese sino al 42 pari, poi, dall’alto della sua esperienza, richiede il cambio del fioretto che lo fa respirare e riprendere la dovuta concentrazione per poi piazzare le tre stoccate decisive per il 45-42 che riconsegna all’Italia l’oro della specialità che mancava dall’Edizione dei Giochi di Los Angeles ’84, quando a trionfare furono Borella, Cerioni, Cipressa, Numa e Scuri ….
Non sarà l’oro di Atene l’ultimo Alloro di Simone che conquista altre tre Medaglie Mondiali a squadre – argento a Lipsia 2005, bronzo a Torino 2006 ed ancora oro ad Antalya 2009 – prima di chiudere una splendida carriera, cui vanno aggiunte anche tre medaglie d’oro ed una di bronzo a squadre ai Campionati Europei ….
(Foto tratta da www.fondazionearpa.it)