Proclamazione dello stato d’agitazione che i dipendenti della Camera di Commercio di Livorno hanno presentato lunedì al Prefetto con la richiesta di esperimento della procedura di conciliazione. L’assemblea del personale del 5 febbraio u.s. si è dichiarata preoccupata per la situazione che è venuta a crearsi con il taglio del 35% del diritto annuo, messo appunto con la Legge 114/2014 e che già nel 2015 realizzerà i suoi effetti negativi sul bilancio camerale, così come per gli ulteriori tagli alle entrate che si discutono con il progetto di riforma. Un disegno di riforma che, ad avviso dei lavoratori, non punta a riorganizzare, migliorare e valorizzare i servizi camerali rivolti alle imprese bensì a tagliare e a peggiorare quelli esistenti. Per discutere ed approfondire questi argomenti la FP CGIL ha organizzato per lunedì 23 febbraio, presso i locali della Camera di Commercio, un incontro pubblico al quale parteciperà oltre al Presidente Sergio Costalli, al Presidente di Unioncamere Toscana Andrea Sereni e ai rappresentanti sindacali regionali e provinciali, il Senatore on. Giorgio Pagliari estensore dell’emendamento al DDL sulla Pubblica amministrazione riguardante appunto il sistema camerale.
L’assemblea ha inoltre preso posizione contro l’imminente delibera di accorpamento che gli organi camerali stanno discutendo e che verrà assunta dal Consiglio camerale del 24 febbraio, che creerà seri rischi alla tenuta occupazionale derivante dalla riorganizzazione del personale nel nuovo ente, al mantenimento dei livelli salariali e alla possibilità concreta di trasferimento della sede di lavoro del personale in condizioni di estremo disagio date le distanze kilometriche.