I Sindacati della Ctt Nord proclameranno altri scioperi e altre forme di lotta affinchè i lavoratori del settore e gli utenti siano salvaguardati e tutelati. La causa è l‘eccessiva assenza di autobus dalle strade cittadine e provinciali, servono almeno dieci autubus in più per coprire il servizio pubblico di Pisa e della sua provincia. Sono molto preoccupati che cosa succederà il 15 settembre, quando occorreranno il doppio degli autobus per poter effettuare il servizio scolastico, con l’avvio del nuovo anno scolastico, la Ctt Nord dovrà impiegare circa il 40% in più di bus rispetto a quelli utilizzati durante il periodo estivo. «La carenza degli autobus è arrivata a numeri impressionanti- sottolineano i sindacati preoccupati, in una nota delle segreterie provinciale di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Faisa-Cisal insieme alla Rsa aziendale- e ciò mette a serio rischio l’effettuazione del servizio scolastico nella provincia di Pisa, da mesi – proseguono – denunciamo questo stato di cose e, a supporto della vertenza in atto contro la Ctt Nord, sono stati proclamati ben tre scioperi, ma a niente sono valse le proteste e le astensioni dal lavoro dei dipendenti». Nessun provvedimento, secondo Filt-Cgil, Fit-Cisl e Faisa-Cisal, è stato preso dall’azienda per risolvere la cronica mancanza di mezzi dalle strade, molti dei quali restano fermi per settimane nei box «in quanto – specificano i sindacati – l’organizzazione che è stata imposta agli operai delle officine non è in grado di far fronte, con manutenzioni programmate ed effettuate in tempi più ristretti, ai lavori di riparazione dei mezzi, vista anche la vetustà degli autobus in dotazione al bacino provinciale». L’emergenza manutenzioni riguarda soprattutto i mezzi impiegati per il servizio urbano di Pisa, che spesso «non vengono riparati per una carenza ormai cronica di pezzi di ricambio». «L’azienda – continuano le parti sociali – non ha inoltre fatto niente per sopperire alla scarsa presenza di personale su tutto il territorio provinciale, soprattutto a seguito dei pensionamenti degli ultimi tre anni». «Disservizi da attribuire totalmente a chi gestisce una situazione che, dalla costituzione dell’azienda unica, ha portato ad un peggioramento del servizio e delle condizioni di lavoro dei dipendenti – accusano i sindacati -. La dirigenza della Ctt Nord ha pensato solo a far quadrare il bilancio: i numerosi pensionamenti, insieme alla disdetta della contrattazione integrativa aziendale, non ha portato alcun beneficio agli utenti e ai dipendenti, che si trovano costretti a subire anche le lamentele dei passeggeri per un servizio scadente effettuato con autobus vecchi, rumorosi e ai limiti della sicurezza». Filt-Cgil, Fit-Cisl e Faisa-Cisal puntano il dito anche contro le amministrazioni locali, quella provinciale e «tutti coloro che dovrebbero fornire un servizio degno per i cittadini-utenti».
MP. 6 sett.