dalle opposizioni alle condivisioni il dibattito continua
In queste ultime ore, si sono manisfestati tanti punti di vista sull’applicazione della legalità che il Comune di Pisa ha eseguito con l’ordinanza di sgombero del campo abusivo, da anni in gravi carenze igienico sanitarie, dove abitavano le famiglie del popolo rom. Questa scelta ha acceso il dibattito politico, portando una spaccatura con ReteDem, la rete culturale e politica interna al Pd che si è costituita anche a Pisa e della quale fanno parte molti degli esponenti di quella che fu l’area civatiana del Partito Democratico, dissentono dall’azione del Sindaco Filippeschi- “E così sgombero è stato; come doveva essere, come gli atti e le posizioni assunte in questi giorni avevano fatto intendere chiaramente. Sgombero è stato con modi e forme che continuano a non persuaderci nonostante la loro correttezza sia rivendicata con forza da tutta l’Amministrazione Comunale. È inutile qui entrare in giudizi etici, morali, forse emotivi, sulla conclusione della vicenda. Di certo esistono degli aspetti che non passano inosservati: ad esempio, era opportuno procedere oggi, anticipando il sopralluogo della 2° Commissione Consiliare con uno sgarbo istituzionale evidentissimo (questo al di là di ogni giudizio di merito sulla mozione approvata in Commissione)? Quali soluzioni immediate e contingenti sono state pensate per le famiglie attualmente sgombrate dal campo? Come si è creata l’emergenza sanitaria che ha richiesto un’azione di urgenza? Quali sono le modalità con cui l’Amministrazione vuole dare attuazione alle politiche europee sul’inclusione dei Rom? Ci riserviamo di approfondire e porre questi temi nelle sedi più opportune, sedi che però il Partito Democratico deve costruire: il dibattito non può e non deve esaurirsi all’interno delle dinamiche dell’Amministrazione o del Gruppo Consiliare. Da anni siamo critici sulla gestione dell’intera vicenda, ma ancora più critici nei confronti di un partito che sembra incapace di accettare i distinguo interni e perciò nega gli spazi di conforto, soprattutto in città. Avevamo chiesto una segreteria provinciale urgente su questi temi che è stato impossibile convocare nonostante la centralità del tema e l’importanza che questo fosse approfondito dal massimo organismo dirigente del nostro partito. Stupisce poi che sui social si denunci la strumentalità e la pretestuosità delle nostre critiche addossandoci la responsabilità di evitare il confronto. Siamo stanchi di leggere che ogni richiesta di confronto sul merito sia interpretata in chiave tattica. Le posizioni dell’Amministrazione – anche quelle che non condividiamo – potevano e dovevano essere discusse – anche con veemenza – all’interno degli organi (almeno quelli funzionanti) del partito. Così non avvenuto e questo è un metodo non accettabile in un partito che si professa democratico. Da parte nostra cercheremo di restare coerenti testimoni di quei valori che a nostro avviso un partito di sinistra moderno e riformista dovrebbe incarnare, e non sono quelli che oggi vediamo. Crediamo che il confronto su questi temi debba essere cercato e approfondito e per questo ci faremo promotori di nuove iniziative, sperando che il partito voglia e sappia raccogliere la nostra richiesta di confronto.”
Anche il SEL critica duramente l’ordinanza di sgombero-: “Filippeschi nuovo adepto di Salvini”“Sul campo rom di Bigattiera il Sindaco di Pisa Filippeschi aveva due strade: operare gradualmente per completare l’opera di messa di disposizione di soluzioni alloggiative alternative oppure dare il via alle ruspe in un campo dove ancora vi erano famiglie con bambini. Ha scelto la seconda e ora Matteo Salvini potrà vantarsi di aver fatto un nuovo adepto nella persona di un Sindaco del Pd”. Lo affermano il coordinatore regionale di SEL, Giuseppe Brogi, e le parlamentari toscane del partito, on. Marisa Nicchi e sen. Alessia Petraglia. “ll campo non c’è più, ma il destino delle persone coinvolte nello sgombero sarà quello di spostarsi altrove e in condizioni materiali peggiori – proseguono – Per i minori, quello di perdere anche il legame con l’unica forma di socializzazione e crescita rappresentato dalla scuola, condannandoli ad un destino di marginalità. Questa è il risultato delle scelte fatte oggi dal Comune di Pisa, che oscurano tutto”. “Ma c’è un’ulteriore questione che emerge dallo sgombero della Bigattiera – aggiungono – Possibile che in Toscana le istituzioni locali e regionali non siano capaci di fare squadra per dare risposte organiche volte al superamento dei campi, luoghi del degrado e della separazione, attraverso efficaci progetti di inclusione sociale sul versante degli alloggi, della scuola, di forme di lavoro? La presenza nella nostra regione di rom, sinti e camminanti è minuscola e concentrata in pochi luoghi; in Europa città come Madrid, che ha circa gli stessi abitanti della Toscana, stanno progressivamente attuando progetti di inclusione sociale che superano in positivo i campi, fornendo alternative valide a decine di migliaia di rom. L’epilogo del campo della Bigattiera, dunque, chiama in causa fortemente tutta la Toscana ad operare in questa direzione: vuole considerarsi ancora una regione civile oppure arrendersi al verbo leghista?”.
Non sono invece della stessa opinione, anzi la scelta dell’Amministrazione Comunale, è condivisa dai componenti del Direttivo del NDC Nuovo Centro Destra, che esordiscono con un’escalamazione “Finalmente un pò di ordine a Pisa, da qualche settimana sembra che a Pisa le autorità abbiano deciso di dire basta all’illegalità che da anni soffoca la città. Finalmente le cose vengono chiamate con il loro nome. Chi viola la legge, delinque; e chi è chiamato a far rispettare le regole, rappresenta lo Stato e deve intervenire con determinazione per ripristinare la legalità. Il nuovo Prefetto di Pisa, coadiuvato anche dalle altre autorità delegate alla sicurezza dei cittadini, sta tentando di raddrizzare una situazione, o meglio un andazzo, che da anni imperversava in città. Finora a Pisa tutto o quasi era possibile: ogni violazione della legge era minimizzata, se non addirittura negata; gli interventi della forza pubblica per garantire la sicurezza dei cittadini quasi sempre additati come azioni negativamente repressive. Per anni la presenza delle forze dell’ordine in strade e piazze a rischio criminalità è stata da alcuni fortemente osteggiata. Da qualche settimana il clima sta cambiando. Finalmente le forze dell’ordine, coadiuvate dall’esercito, compiono in piena convinzione e legittimazione azioni di vigilanza nei punti nevralgici della città. E ciò, sia detto chiaramente, dà sicurezza agli abitanti. La sindrome di alcuni pisani di stare sempre dalla parte opposta a quella dello Stato e delle sue regole è comunque emersa anche in questi giorni, in occasione del doveroso intervento della forza pubblica, volto a stroncare i traffici illeciti che trasformano la zona a margine di Piazza dei Miracoli in un suk di merce contraffatta. Alcuni “cittadini” avrebbero contestato l’operato delle forze dell’ordine volto a ristabilire la legalità. E’ difficile credere che ci possano essere “cittadini” che tutelano le intimidazioni, le illegalità e la concorrenza sleale, esercitate a danno delle persone che rispettano le regole e che vogliono avere la libertà di passeggiare e di lavorare serenamente, senza correre il rischio di essere importunate o, peggio, aggredite. Però, come dice un vecchio proverbio, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Qualunque cittadino che ha a cuore la legge non può che esprimere la propria solidarietà al Prefetto e alle forze dell’ordine di Pisa per la professionalità e la fermezza dimostrate in questa circostanza. E’ di queste ore lo sgombero del campo nomadi abusivo, che da anni si era insediato su Via della Bigattiera. Un campo considerato un covo di illegalità e, secondo un rapporto dell’ASL, anche un ambiente a rischio sanitario, per il pericolo del diffondersi di epidemie. Non a caso Sandra Capuzzi (assessora al sociale del Comune di Pisa, nonché presidente della Sds) ha precisato – a giustificazione dello sgombero – che l’80% dei maschi adulti presenti nel campo sono coinvolti in reati penali come usura, furti nelle abitazioni e rapine. Ovviamente anche in questo caso si sono levatele le proteste dai “soliti noti” a difesa di chi vive e vegeta nell’illegalità, a dispetto dello Stato e dei cittadini che vogliono vivere in pace. Qualcosa a Pisa finalmente si stia muovendo in termini di rispetto delle legalità. Ci auguriamo che coloro che hanno la responsabilità di tutelare la convivenza civile perseverino nell’azione intrapresa. Siamo sicuri che la stragrande maggioranza dei pisani è dallo loro parte”.
Anche il consigliere Maurizio Nerini nel movimento politico Noi Adesso Pis@ appoggia l’azione dell’amministrazione comunale per lo sgombero del campo abusivo Bigattiera. In questi anni NAP ha più volte sollecitato l’Amministrazione stessa ad intervenire per porre fine ad una occupazione abusiva del campo Bigattiera, in special modo attraverso la costante azione del consigliere Maurizio Nerini. Noi in questi anni non abbiamo mai abbassato la guardia, prova ne è il nostro question time durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale che chiedeva lo smantellamento del campo. Una situazione di degrado sociale, ambientale e sanitario indicibile fin troppo tollerata che era dovere risolvere alla stregua di atto dovuto, per dare un segnale di sicurezza, per riportare la legalità in un pezzo del Litorale tra le altre cose vincolato dalla presenza del Parco. Noi le cose le portiamo avanti con determinazione e serietà attraverso un impegno costante e quotidiano nelle istituzioni e tra la gente e non soltanto per un mese di campagna elettorale!!!! Noi Adesso Pis@.
Presentata anche una interrogazione della consigliera regionale Irene galletti “E ora? Quale futuro per il campo rom della Bigattiera appena sgomberato? A queste domande rispondono ora, con un proprio comunicato stampa, i consiglieri comunali del movimento 5 Stelle (Elisabetta Zuccaro, Gianfranco Mannini e Valeria Antoni) che annunciano anche la presentazione, sempre sulla “Bigattiera”, di una interrogazione della loro consigliera regionale, Irene Galletti. “Come noto il Movimento 5 Stelle – così scrivono i consiglieri grillini – è sempre stato per il superamento del modello di campo rom, un ghetto autorizzato e una discarica sociale col pesante costo ambientale della cosiddetta operazione Bigattiera, che ricordiamo ha visto un utilizzo per quasi vent’anni di una porzione contigua al Parco completamente inadatto alla vocazione primaria. Inoltre le carenze igienico sanitarie unite a un evidente utilizzo improprio hanno condotto nel tempo all’accatastamento di rifiuti anche pericolosi. Riteniamo che la scelta fatta a suo tempo dall’allora amministrazione in continuità con questa – proseguono i consiglieri del M5S – sia stata uno scempio ambientale che difficilmente potrà rivedere il ripristino della normalità, ma ci preoccupa soprattutto la destinazione verrà data a questa porzione di terreno compresa all’interno del Parco. L’interrogazione presentata della nostra consigliera regionale, Irene Galletti, chiede per questo quale sia il costo della bonifica e come si intende procedere all’operazione e con quali tempistiche. La posizione del Movimento 5 Stelle Pisa è chiara: il terreno sia consegnato al Parco senza se e senza ma. L’assegnazione per l’emergenza profughi di alcuni edifici cittadini come la Polveriera, fatta d’imperio dal Prefetto, ci ha preoccupato. Vorremo la certezza che l’area sia restituita al Parco – concludono i consiglieri pentastellati – e che non gravino ipotesi di destinazioni differenti con la scusa dell’emergenzialismo che in questo paese ha visto grandi lobby fare veri e propri affari e non vorremo che dall’affare rom si passi all’affare migranti perché più remunerativo”.
mp 1 ott.