L’ istanza del Comune di Pisa ha avuto subito risposta, questa mattina il presidente della Regione Rossi ha firmato il decreto, segnalando che la giunta, sulla base di questa dichiarazione, sta lavorando a un pacchetto di interventi a favore dei cittadini e delle imprese. Il pacchetto riguarderà in particolare l’accesso al credito e soprattutto al microcredito, quest’ultimo possibilmente a tasso zero, per tutti i soggetti colpiti. Saranno attivati anche contributi, pur di modesta entità e comunque nel limite delle possibilità di bilancio, a famiglie bisognose. Nei prossimi giorni, dopo aver raccolto una stima dei danni, sarà inviata al Governo la richiesta di risarcimento danni calamità nazionale per l’evento calamitoso che ha colpito Pisa, il secondo in cinquanta anni e almeno dal 1926 di così catastrofica entità. “La Regione ha svolto il suo compito con tempestività” -il sindaco di Pisa Marco Filippeschi commenta la notizia della firma della richiesta di apertura dello stato di emergenza per il nubifragio di straordinaria entità del 24 agosto scorso che ha sconvolto la città. Così “ora il Consiglio dei Ministri deve deliberare l’apertura dello stato di emergenza. Noi sindaci siamo impegnati a rappresentare al Governo la situazione di estrema difficoltà che ha toccato imprese e famiglie. Impegneremo i parlamentari toscani e quelli pisani in particolare – aggiunge il Sindaco – per seguire l’iter della richiesta e lo stanziamento di finanziamenti per risarcire i danni subiti. Presto dovremmo avere disponibili le schede da compilare per la documentazione e il riconoscimento dei danni subiti. La prossima settimana è prevista una prima riunione operativa con la Camera di Commercio. Intanto vanno avanti le iniziative per ripristinare lo stato del sistema di raccolta delle acque impegnato in molti casi dai detriti portati dal nubifragio – aggiunge ancora Filippeschi – e siamo al lavoro per verificare i protocolli d’intervento per affrontare le situazioni ordinarie e per sperimentare sistemi di avviso e di prevenzione per gli eventi eccezionali, per contenere i danni, secondo quanto concordato con la Regione”. Il presidente Rossi annuncia che “per quanto riguarda la richiesta di emergenza nazionale la mia volontà è di richiederla mettendo insieme i vari eventi che hanno investito le province di Firenze, Massa Carrara, Pisa, Siena e Grosseto, perché solo a queste condizioni è possibile sperare che ci sia un riconoscimento in questo senso, in ogni caso, poiché ritengo che occorra il massimo della serietà nell’informare i cittadini, ci tengo a ricordare che l’ultima volta che ci siamo attivati per l’emergenza nazionale, in occasione della tempesta di vento del 5 marzo, a fronte di una richiesta di danni per 450 milioni abbiamo ottenuto dallo Stato appena 12,5 milioni di euro, cifra che ha rappresentato grosso modo la metà delle somme impegnate dagli enti pubblici per gli interventi di somma urgenza”. “Pertanto – così conclude il presidente della Regione – alla luce di tutto questo ritengo che sia da escludere che il riconoscimento dell’emergenza nazionale possa far arrivare risorse a famiglie e imprese. La Regione farà quanto è nelle sue possibilità per le famiglie e le imprese, pur non essendovi tenuta dalla legge e a fronte delle sue disponibilità di bilancio. Fare chiarezza su questo punto non significa nascondere i problemi, ma significa piuttosto non alimentare aspettative che poi non si realizzano, suscitando rabbia, delusione e sfiducia nelle istituzioni. La legge nazionale, piuttosto, dovrebbe poter prevedere interventi anche a favore dei privati”.
MP. 27 ago