Tratta in arresto una coppia di cittadini tunisini, OTAY Monia nata in Tunisia il 29/07/1965 residente a Livorno in Via Dei Mulini e CHAMKHI Jabeur nato in Tunisia il 10/03/1982 e domiciliato anch’esso in Via Dei Mulini, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L’operazione, partità dalle numerose segnalazioni degli abitanti della zona, che già da tempo osservavano preoccupati un contnuo via vai di persone sospette all’interno dell’appartamento dei 2 tunisini, si è svolta nella mattinata di giovedì 19 marzo, infatti ntorno alle ore 10 circa sopraggiungeva un 48 enne livornese tossicodipendente che dopo aver fatto una telefonata, entrava all’interno del condominio per uscirne pochi minuti dopo.
Nella vicina via Fiorenza, l’uomo veniva immediatamente fermato e controllato; in tale frangente lo stesso ingoiava un piccolo involucro di colore bianco.
Alla luce delle segnalazioni ricevute dello spaccio di sostanze stupefacenti ad opera dei due cittadini tunisini e in considerazione del fatto che l’uomo veniva sorpreso subito dopo aver acquistato lo stupefacente, gli operatori decidevano di entrare all’interno dell’abitazione dove abitano i due stranieri e procedere alla perquisizione domiciliare.
La perquisizione domiciliare portava alla scoperta di nr. 2 (due) involucri in cellophane di colore blu termosaldate rispettivamente del peso lordo di 10,82 gr, e 0.77gr. e di una scatola in metallo contenente la somma di euro 1615 suddivisa in banconote di vario taglio.
Inoltre all’interno di un marsupio in tela di colore nero con all’interno il passaporto del CHAMKHI Jaber la somma di euro 500 (cinquecento) suddivisi in nr 6 (sei) banconote da 50 (cinquanta) euro e nr 10 banconote da 20 (venti) euro mentre all’interno di un portafogli da donna di colore cuoio con all’interno i documenti della OTAY Monia, la somma di euro 1150 (millecentocinquanta) suddivisi in nr. 3 banconote da 100 (cento) euro e 17 banconote da 50 (cinquanta) euro.
Durante la perquisizione domiciliare veniva rinvenuto, nel controsoffitto in cartongesso posto nel disimpegno, accessibile da una botola chiusa, un fucile tipo automatico marca BERETTA calibro 12 risultato provento di furto in abitazione come da denuncia presentata in data 24.10.2013 presso stazione CC di Cascina.
Entrambi venivano sottoposti a perquisizione personale con esito POSITIVO, in quanto: dentro una tasca interna dei pantaloni indossati dall’uomo venivano rinvenuti nr 6 (sei) involucri di cellophane bianco termosaldato, a loro volta contenuti in un pezzo più grande di cellophane, del peso complessivo lordo di gr 3,98 (tre vrg novantotto) che, da successivi accertamenti di laboratorio, eseguiti presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica è da ritenersi di natura stupefacente del tipo eroina; all’interno del portafogli nella tasca destra posteriore dei pantaloni la somma di euro 110 (centodieci) suddivise in nr. 1 (una) banconota da euro 50, nr 2 (due) banconote da euro 20, nr 1 (una banconota da euro 10 e nr. 2 banconote da euro 5 (cinque);
Il denaro (3375 euro), lo stupefacente, venivano sequestrati quali mezzi e proventi dell’attività di spaccio di stupefacenti posta in essere dai due extracomunitari non esplicanti alcuna attività lavorativa mentre il fucile in quanto detenuto illegalmente e provento di furto.
Alla luce di quanto accertato, il personale della Polizia di Stata in servizio alla squadra mobile della Questura di Livorno procedeva all’arresto di OTAY Monia nata a Kairouan (Tunisia) il 29/07/1965 e di CHAMKHI Jabeur nato a Kairouan (Tunisia) il 10/03/1982 per i delitti previsti e puniti dagli artt. 73 c. 1 del DPR 309/90, 110 C.P nonché per il reato p.e p. dall’art. 10 L. 497 del 14/10/1974 per la detenzione illegale dell’arma rinvenuta.