Pisa – Da un premio di ricerca finalizzato a documentare la presenza di Franz Liszt a Pisa nella prima metà dell’Ottocento è emersa una storia affascinante, che assegna alla nostra città la primogenitura storica per quanto riguarda la nascita del recital solistico per pianoforte. I risultati dello studio – condotto dalla musicologa Mariateresa Storino con il sostegno dell’Università di Pisa e dell’Agenzia Generale UnipolSAI divisione SAI di Pisa – sono stati presentati lunedì 9 luglio a Palazzo alla Giornata, per l’Ateneo, dal rettore Paolo Mancarella, dal direttore generale Riccardo Grasso, dai professori Maria Antonella Galanti, responsabile del “Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale”, e Alessandro Cecchi; per la Direzione e Agenzia Generale UnipolSAI, dai dottori Giorgio Chiarini, Fabrizio Cusin, Dario Sarti e Maurizio Sbrana. Erano inoltre presenti Carlo Cardella, proprietario del fortepiano su cui ha suonato Liszt, la professoressa Gabriella Garzella, in rappresentanza dell’Opera della Primaziale Pisana, e la professoressa Mariateresa Storino, vincitrice del premio di ricerca intitolato a Liszt.
L’atto di nascita del recital solistico moderno a pagamento si registra ufficialmente il 9 giugno 1840 a Londra con un concerto di Franz Liszt, emblema del virtuosismo pianistico ottocentesco; fin dal marzo del 1839 però, nel corso del suo viaggio in Italia in compagnia della contessa Marie d’Agoult, il pianista si era esibito a Roma in “soliloqui musicali”, una novità importante in un mondo dominato dall’opera e dalle cosiddette accademie. Sebbene per decenni i musicologi abbiano sostenuto tale ricostruzione, l’accenno di Marie d’Agoult a un recital solistico tenuto da Liszt a Pisa nel gennaio del 1839 – di cui sembrava non esistere alcuna traccia – lasciava aperta l’indagine.
A metà del 2017, l’Agenzia Generale UnipolSAI – divisione SAI – ha deciso di promuovere e sovvenzionare un premio di studio finalizzato a ricostruire la vicenda, sulla scia delle varie attività culturali, sociali, sportive e comunicazionali poste in essere nel tempo. Il concorso, bandito dal “Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale” dell’Università di Pisa con la supervisione della professoressa Maria Antonella Galanti e del dottor Alessandro Cecchi, ha assegnato il premio alla musicologa Mariateresa Storino, che da anni svolge ricerche su Liszt, con importanti pubblicazioni. L’interesse dell’Agenzia UnipolSai per Liszt nasce dal quasi casuale ritrovamento di un fortepiano Graf, di proprietà della famiglia Cardella, riconducibile a un concerto tenuto da Liszt a Pisa nel 1839.
“La scoperta del fortepiano Graf su cui Liszt suonò e di documenti a esso legati – ha affermato la musicologa Mariateresa Storino – consentono per la prima volta di poter confermare la testimonianza della d’Agoult rivedendo il percorso cronologico e geografico di creazione del recital pianistico. Questa scoperta ne retrodata la nascita e determina in Pisa il luogo di gestazione dello stesso conferendo alla città un primato nella storia della musica. Si riapre così l’interesse sui giorni italiani di Liszt che, sebbene negli ultimi decenni siano stati oggetto di importanti contributi – per esempio ad opera di Luciano Chiappari e Gregorio Nardi – hanno ancora molti aspetti inesplorati”.
La borsa di studio offerta dall’Agenzia Generale UnipolSAI ha permesso alla musicologa Storino di portare alla luce documenti inediti e i risultati della ricerca confluiranno in un volume di prossima pubblicazione che sarà presentato in occasione di una giornata di studi dedicata all’argomento.
In conclusione della conferenza la professoressa Gabriella Garzella ha annunciato che, all’interno della manifestazione di musica sacra “Anima Mundi”, sarà programmato un concerto del pianista Michele Campanella, stella di prima grandezza del pianismo mondiale, che si svolgerà nel Camposanto Monumentale utilizzando lo stesso strumento suonato nel 1839 da Liszt ed eseguendo composizioni dello stesso musicista ungherese.