Ammettiamolo pure, un pareggio, ancorché in campo esterno, e per di più a reti bianche per 0-0 non avrebbe di per sé i crismi per essere ricordato, ed invece quel Cesena-Pisa del 12 settembre 1982 racchiude qualcosa di “storico”, in quanto rappresenta la prima gara nella Massima Divisione sotto l’egida della Presidenza Anconetani.
di Giovanni Manenti
Conquistata la Promozione l’anno prima, assieme a Verona e Sampdoria, e non avendo confermato il Tecnico Aldo Agroppi – o, per meglio dire, è lo stesso che non accetta il rinnovo, sostenendo che “un anno alle dipendenze di Romeo è già anche troppo …!!” – il Pisa opera sul mercato con avvedutezza, mantenendo una retroguardia, con Mannini tra i pali, Secondini e Riva terzini, Garuti e Vianello quali stopper e libero, che aveva dato ampie garanzie nel Torneo Cadetto, ed a centrocampo Gozzoli, Sorbi e Casale dando anche maggior fiducia al giovane Occhipinti di scuola Inter ed, in attacco, confermando la bionda e veloce ala Todesco …
Al nuovo Tecnico, il competente ed esperto Luis Vinicio, vengono in più acquistati Ugolotti quale rinforzo per l’attacco e due stranieri abbastanza sconosciuti, dei quali uno si rivela un “flop” pazzesco, vale a dire l’uruguaiano Caraballo (appena 7 presenze …), ma l’altro, il danese Klaus Berggreen, come uno dei più azzeccati “colpi di mercato” del “Presidentissimo” Anconetani …
Con Vinicio che, in anticipo sui tempi, opta per uno schieramento che prevede il “Falso Nueve”, vale a dire Sorbi centravanti arretrato per favorire gli inserimenti di Berggreen da destra e di Todesco da sinistra, il Nerazzurri si presentano a Cesena a 13 anni e quattro mesi dall’ultima apparizione nella Massima Divisione – Napoli-Pisa 2-1 del 18 maggio 1969 – e la gara assume un’altra rilevanza “storica” essendo la prima che si disputa nella città romagnola con lo Stadio “La Fiorita” rinominato “Dino Manuzzi” a seguito della scomparsa del compianto Presidente bianconero, avvenuta il 29 maggio del medesimo anno …
Il Cesena, che aveva conquistato la Massima Divisione con un anno di anticipo rispetto al Pisa e che aveva concluso la precedente Stagione in un’onorevolissima ottava posizione con 27 punti, mantiene in organico la temibile coppia d’attacco formata dall’austriaco Walter Schachner (che tre anni dopo sarà involontario protagonista di una grottesca vicenda di calciomercato proprio con i Nerazzurri …) ed Oliviero Garlini, confermando Recchi in porta, gli esperti Oddi e “Capitan” Ceccarelli al centro della difesa, ed affiancando a Piraccini a centrocampo un “motorino” del calibro di Ruben Buriani …
Un avversario, insomma tutt’altro che facile, anche se non proibitivo, in una Serie A che ha perso, causa retrocessione “sul campo”, due nobili quali Milan e Bologna, e la gara, tipica del “primo non prenderle” e del fatto che un punto serve a “smuovere la classifica” non fornisce soverchie emozioni, con i ragazzi di “O’ Lione” che controllano senza eccessivi patemi d’animo l’incontro, tornandosene in riva all’Arno con un punto quanto mai prezioso …
Prezioso anche perché la preparazione svolta dal Tecnico dà i suoi frutti nelle successive partite, che vedono il Pisa sconfiggere Napoli (2-0) e Sampdoria (3-2) all’Arena Garibaldi ed impattare ad Ascoli (2-2) ed a Cagliari (1-1), ritrovandosi imbattuti dopo cinque giornate ed al terzo posto in Classifica con 7 punti dietro a Roma (poi Campione d’Italia a fine Stagione …) e Sampdoria a quota 8 …
Chiaramente, il prosieguo del Torneo vede il Pisa scivolare nella media-bassa Classifica, ma quei punti iniziali sono la base su cui Vinicio costruisce il miglior Campionato mai disputato dal Pisa in Serie A, con i Nerazzurri che conquistano la salvezza con una giornata di anticipo, grazie al successo esterno per 2-0 sul campo del Torino …
12.9.1982 – 1.a giornata Campionato Serie A 1982.83
Cesena – Pisa 0-0
Cesena: Recchi; Benedetti, Piraccini; Buriani, Mei (76’ Oddi), Ceccarelli; Filippi, Moro (83’ Gabriele), Schachner, Genzano, Garlini. All. Bolchi.
Pisa: Mannini; Secondini, Riva; Vianello, Garuti, Gozzoli; Berggreen (70’ Birigozzi), Casale, Sorbi, Occhipinti, Todesco. All. Vinicio.
Arbitro: Magni di Bergamo