«Iniziative che danno valore a Pisa e alla Toscana. Un volo come questo è come aprire una media industria e aumentare le opportunità turistiche. La compagnia numero uno del mondo per qualità ha scelto Pisa e il Galilei» così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi che questa mattina, martedì 2 agosto, all’aeroporto Galileo Galilei ha accolto il primo volo in arrivo da Doha per la nuova tratta di Qatar Airways, la quarta in Italia dopo Milano, Roma e Venezia. Con il primo cittadino l’ad di Toscana Aeroporti Gina Giani, il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai, il presidente di Corporacion America Italia Roberto Naldi e figuranti, sbandieratori e tamburini della Magistratura del San Marco. Presente sul volo Jonathan Harding, vicepresidente per l’Europa di Qatar Airways.
«Da oggi Pisa ha il suo secondo volo intercontinentale e diventa la porta d’oriente della Toscana. L’aeroporto passeggeri e lo scalo merci sono fondamentali per il futuro lavorativo e turistico della nostra città. La crescita deve continuare, puntando su investimenti e innovazione. Che negli ultimi anni sono stati tantissimi: nuovo terminal cargo, allungamento delle piste, delocalizzazione del borgo di via Cariola, potenziamento del sistema dei parcheggi» continua Filippeschi «Entro l’anno entrerà in funzione il Pisa Mover, la navetta elettrica aeroporto-stazione che garantirà collegamenti frequenti e comfort con standard aeroportuali. Ci stiamo battendo per potenziare i collegamenti ferroviari tra Pisa e Firenze con migliore integrazione con gli orari aeroportuali, più treni veloci e servizi diversificati per pendolari e per gli utenti che non fanno fermate intermedie. Una modernizzazione che continuerà con il cantiere per il potenziamento e la modernizzazione della stazione passeggeri che porterà la capienza a 7 milioni. Ed è stata approvata dal consiglio comunale la variante urbanistica per una moderna Cittadella Aeroportuale con parco urbano da 10 ettari e sale per grandi convegni, esposizioni ed eventi, con ricettività alberghiera e nuovi servizi che si è creata dopo la promozione compromettendo le scelte fatte e il progetto sportivo realizzato».