Come da tradizione, ha avuto luogo a Firenze, nella splendida cornice della Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux, a Palazzo Strozzi, la conferenza stampa di presentazione del Pisa Book Festival 2016. A fare gli onori di casa la direttrice del Gabinetto Vieusseux, Gloria Manghetti: “Un saluto di benvenuto agli amici che vengono da lontano e a quelli che fanno parte del nostro istituto. All’interno del Pisa Book Festival, oltre agli autori e agli editori, c’è uno spazio importante per la traduzione: potrebbe nascere un’ulteriore collaborazione fra Firenze e Pisa”.
“Ringrazio Gloria Manghetti – sottolinea Lucia Della Porta, direttrice e ideatrice del festival – i rapporti con il Gabinetto Vieusseux si intensificheranno in futuro. Ringrazio il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, per essere intervenuto. Ringrazio anche la Fondazione Pisa e la Fondazione Palazzo Blu per l’appoggio e per la collaborazione. Il paese ospite ci dà un’apertura internazionale e ci lega a un paese come l’Irlanda che non ci porta solo scrittori come la madrina Catherine Dunne, ma ad esempio la natura, che sarà tra i protagonisti del festival”.
“Il festival è un’iniziativa di grande valore per le politiche culturali e la salvaguardia della diversità – aggiunge Andrea Ferrante, assessore alla cultura del Comune di Pisa – dà modo a tante voci di potersi esprimere. Negli anni c’è stata una grande crescita del festival, sia nel rapporto con la città che nei confronti della qualità degli ospiti, anche di livello internazionale”.
“Il Pisa Book Festival è un evento sempre più importante – dice Marco Filippeschi, sindaco di Pisa – ringrazio Fondazione Pisa e Fondazione Palazzo Blu. Si tratta di un festival unico in città e nel nostro paese, che resiste e va avanti. Il successo degli ultimi anni è incoraggiante, dà un messaggio molto importante in un contesto di crisi che ha toccato anche il mondo dell’editoria. Senza l’editoria indipendente, le specializzazioni settoriali mancherebbero dal mercato e sarebbe una grave perdita”.
“Gli editori indipendenti sono dei veri eroi – afferma la scrittrice Idanna Pucci – anche se oggi faticano a trovare spazio e farsi ascoltare. In Italia non c’è un festival così. Il mio legame con Pisa è fortissimo. Partecipare è un onore. L’Irlanda ha prodotto grandissimi scrittori”.
“Col Pisa Book Festival ho un ottimo rapporto. Mi occuperò di ‘Made in Tuscany’ – conclude lo scrittore Vanni Santoni – lo scorso anno ha funzionato e lo replichiamo. Per la letteratura toscana è un momento particolare. Il festival è uno dei pochi punti di incontro per gli scrittori: non sempre è possibile incrociare percorsi individuali in uno stesso tempo e in uno stesso spazio. La vita degli editori indipendenti non è facile, soprattutto per problemi strutturali all’interno del meccanismo distributivo. Un problema che non riguarda la qualità dei libri. Gli editori indipendenti sono il vivaio dei grandi scrittori di domani”. Presente anche la vicepresidente di Palazzo Blu, Marinella Pasquinucci.
Nella foto, in conferenza stampa, da sinistra: Andrea Ferrante, Marinella Pasquinucci, Marco Filippeschi, Idanna Pucci, Vanni Santoni, Gloria Manghetti, Lucia Della Porta, Fabio Galati, Laura Montanari.