Volterra (Pisa), 3 luglio 2021 – A Volterra, a partire da lunedì 5 luglio, sarà aperta al pubblico la Bottega Pagni, un’antica bottega dove si lavorava l’alabastro, dove il tempo sembra essersi fermato e nella quale il visitatore verrà accompagnato in un viaggio nelle tradizioni sociali e culturali della città. Materiale dalla lucentezza e consistenza straordinaria, apprezzato dall’antichità, l’alabastro racconta una storia di lavorazione artigiana risalente all’epoca etrusca, una sapienza che si tramanda di padre in figlio, tipica di questo territorio.
Bottega Pagni ha cessato la sua attività con la morte del proprietario, nel 1988. Al contrario di molte altre strutture simili, non è stata convertita in altra attività, ma è stata lasciata nelle stesse condizioni in cui era alla morte del signor Pagni. Il Comune l’ha comprata nel 2000 dagli eredi, proprio per garantire la conservazione della memoria delle tecniche tradizionali di lavorazione dell’alabastro.
Le dimensioni e l’estrema ricchezza di materiali che vi si conservano non permettono la visita da parte di gruppi numerosi di pubblico. Ma il visitatore può soffermarsi sui particolari che oggi non sono più visibili nelle botteghe artigianali che attualmente sono in attività. Non solo attrezzi, disegni, macchinari e pietra grezza o in varie fasi di lavorazione, ma anche i segni della vita degli alabastrai che vi passavano all’interno gran parte della giornata. La bottega si aggiunge così all’Ecomuseo dell’Alabastro, che propone un percorso legato alla millenaria storia della lavorazione dell’alabastro.