Di nuovo agli arresti Paolo Santigli, livornese di 56 anni. Nella tarda serata di ieri la squadra mobile della polizia lo ha fermato perchè ritenuto persona di spicco nel traffico nazionale ed internazionale di stupefacenti. Nei confronti di Santigli pendeva un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti a seguito della sentenza emessa il 14 maggio dalla Corte di Cassazione Prima Sezione di Roma che ha annullato, senza rinvio, l’Ordinanza del Tribunale di Livorno che lo aveva rimesso in libertà.
Santigli nel 1992, venne arrestato dalla polizia brasiliana nell’ambito di un maxi traffico di cocaina che vedeva coinvolti personaggi di spicco del ndrangheta, avrebbe dovuto fare arrivare in Italia circa 880 chili di droga. Terminata l’espiazione della pena in Sud-America l’Italiano consapevole che sulla sua persona pendeva un’altra condanna a 9 anni e 2 mesi di carcere, emessa dal Tribunale di Milano sempre per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, si rese latitante usando anche un falso nome “Ettore Dertori”. Nel 2012 l’Interpol lo rintracciava e l’uomo finì ancora in carcere e nel 2013 estradato in Italia per scontare la pena.
Il 6 ottobre 2014, Santigli è stato scarcerato a seguito di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Livorno e, una volta uscito immediatamente dichiarava alla stampa di essere estraneo alle accuse mossegli e di essere invece del tutto innocente. Una volta che la Cassazione ha annullato l’ordinanza, la polizia ha deciso di bloccarlo, ritenendo che, avendo con molta probabilità degli agganci in Brasile, avrebbe potuto lasciare il territorio nazionale una volta venuto a conoscenza del provvedimento restrittivo a suo carico. Quindi, come disposto dal procuratore Francesco De leo, è stato deciso il suo arresto e il trasferimento al carcere livornese delle Sughere.