Pisa, 23 luglio 2024 – Mentre a Roma procede l’iter di conversione in legge del decreto infrastrutture, i consiglieri del progetto civico e progressista hanno sottoscritto e presentato una mozione che si oppone alla previsione di costruire una base dei carabinieri nel territorio del Parco, presso l’ex Cisam.
“Siamo molto soddisfatti di questo passo.” – dichiarano il Segretario
Provinciale Oreste Sabatino e il Segretario Comunale Andrea Ferrante.
“La mozione è anche il frutto di un percorso interno al PD, che ha visto
coinvolti amministratori e dirigenti e che conferma le posizioni e gli
impegni presi nel tempo, in sintonia con le forti preoccupazioni della
comunità democratica.
Nei mesi trascorsi, in più occasioni i Sindaci di San Giuliano Terme e
di Vecchiano, questi anche Presidente della Provincia, hanno
sottolineato nella comunità del Parco la contrarietà a qualsiasi
intervento all’interno del territorio protetto.
Una posizione semplice e non equivocabile, verbalizzata nella seduta
dell’11 maggio del 2022, che si era espressa in tal senso.
Oggi ci troviamo di fronte a nuovi passaggi legislativi, con l’aumento
del finanziamento al progetto, che aumentano le preoccupazioni, perché
dell’intervento si continua a sapere troppo poco, se non che i costi
stanno lievitando in modo francamente allarmante.
In un periodo di crisi, ci si chiede se non esistano altre possibilità
più sostenibili, sul piano ambientale, su quello economico, su quello
urbanistico. Certamente tali e tante risorse sarebbero utili per
rispondere ad altre urgenze del territorio.
Oggi sono ancora più forti i timori sulla sorte del bosco di cui si
prevede l’abbattimento, una evidente ferita al Parco e uno schiaffo a
chi combatte per contrastare l’emergenza ambientale.
È necessario che siano resi noti gli effettivi intenti, per consentire a
chi governa il territorio e alla sua cittadinanza di valutare ed
esprimersi.
Noi oggi abbiamo chiesto che l’iter si interrompa e che si individuino
soluzioni differenti, fuori dal Parco e riutilizzando e
rifunzionalizzando il più possibile le numerose strutture inutilizzate o
sottoutilizzate presenti nel resto del territorio”.