Calcinaia (Pisa) – Non cambierà molto, se non che all’ingresso del Ponte di Calcinaia sul fiume Arno saranno presenti degli ostacoli che restringeranno la carreggiata ed impediranno fisicamente il passaggio ai mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate di peso, provvedimento che peraltro era già in vigore, ma che molti camionisti non rispettavano, benché le associazioni di categoria l’avessero concordato con l’Amministrazione Comunale.
Nel corso della conferenza stampa che si è svolta Venerdì 7 Settembre in Comune il Sindaco, Lucia Ciampi, e gli Assessori ai Lavori Pubblici e alla Viabilità, Roberto Gonnelli e Giuseppe Mannucci hanno illustrato le motivazioni che hanno portato a questa decisione, spiegando con dovizia di particolari, anche grazie al supporto dell’Ing. Claudia Marchetti, dell’Ufficio Tecnico comunale, dell’Ing. Andrea Di Natale della Next srl e al Comandante della Polizia Municipale, Andrea Trovarelli, le disposizioni già prese dal Comune e le misure che verranno messe in atto nel prossimo futuro. Prima di entrare nel merito delle modalità realizzative dell’intervento, è stato ripercorso l’iter che ha portato l’Amministrazione a questa decisione per far comprendere a tutti i cittadini le origini del problema e lo stato attuale delle cose. Il Ponte sul fiume Arno a Calcinaia di per sé è un’anomalia: si tratta infatti dell’unica infrastruttura di proprietà Comunale lungo il corso dell’Arno. Essa fu infatti “donata” dal Genio Civile al Comune agli inizi degli anni ’60, subito dopo la sua inaugurazione.
Visto l’onere che comporta la manutenzione di una tale struttura, da anni l’Amministrazione Comunale si è confrontata con gli enti sovracomunali affinchè essi ne prendessero in carico la gestione e gli eventuali interventi. Nel corso del tempo, quindi, la problematica del ponte è stata oggetto di sopralluoghi e monitoraggi, fino a riscontare la necessità di un’indagine diagnostica che chiarisse lo stato di conservazione delle strutture e l’idoneità sismica. A tal fine fu incaricato il Prof. Raffaello Bartelletti, docente dell’Università di Pisa e massimo esperto in materia di ponti, che, a seguito di opportune prove tecniche e di laboratorio ha redatto un’ampia perizia dalla quale si evince il dettaglio dello stato attuale dei vari elementi componenti il ponte. Nel complesso, egli ha concluso che sia necessario limitare il transito di mezzi di peso inferiore alle 3,5 tonnellate, almeno fintanto che il ponte non sarà soggetto ad un severo intervento di risanamento. E’ evidente che questo tipo di lavori richiedano un impegno economico significativo, soprattutto per le disponibilità di un piccolo Comune come è quello di Calcinaia. L’amministrazione si è quindi attivata in maniera ancora più determinata per il reperimento di finanziamenti sia in ambito regionale che statale, anche facendo appello in modo diretto prima al Ministro delle Infrastrutture Del Rio poi all’attuale Ministro Toninelli, allo scopo di avere risorse adeguate per intervenire sul ponte.
Il Comune ha inoltre prontamente risposto alla richiesta del Ministro Toninelli, arrivata immediatamente dopo la tragedia del Ponte Morandi, che chiedeva appunto alle Amministrazioni di segnalare i ponti che presentassero criticità significative, per mappare sul territorio nazionale i punti con necessità di intervento.
In termini economici, è stato stimato che per gli interventi minimi per il risanamento strutturale potrebbero ammontare a circa 1.500.000 €, ai quali andrebbero aggiunti i maggiori costi necessari per l’adeguamento sismico. Come ha sottolineato l’Ing. Marchetti, già a Febbraio la Giunta Comunale ha approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica, che tra l’altro, prevede anche altri interventi accessori, ovvero un nuovo percorso ciclo-pedonale protetto sul ponte con nuove spallette, opere molto sentite dalla cittadinanza, che consentirebbero di incentivare anche la mobilità lenta per raggiungere il capoluogo in sicurezza. Già in primavera l’Amministrazione ha partecipato ad un bando per il finanziamento di adeguamento sismico di “strutture strategiche” e, visto l’esito purtroppo negativo, entro il 20 di settembre presenterà una nuova domanda per l’anno 2019. In conclusione, quindi, alla data attuale, pur in continua ricerca di contributi economici, all’Amministrazione non resta che attuare quanto indicato nella perizia tecnica, ossia l’impedimento fisico dell’accesso ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, mediante un restringimento fisico delle carreggiate. Per rendere facilmente individuabile questo provvedimento, sarà posizionata l’idonea segnaletica che indicherà il divieto di passaggio del ponte ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate e ai 2,30 m di larghezza. In altri termini, sarà regolarmente consentito l’accesso al ponte sull’Arno a tutte le autovetture e agli scuolabus. I mezzi dei Vigili del Fuoco e altri di grande portata saranno comunque informati ed avranno modo di adeguare i propri percorsi preferenziali.
La criticità maggiore riguarderà il trasporto pubblico, che sarà comunque garantito con modalità differenti. Il Comune ha infatti già concordato con CTT e il servizio di Trasporto Pubblico locale della Regione Toscana l’istituzione di due corse giornaliere, particolarmente utili per gli studenti: una da Oltrarno (all’incrocio tra via Giovanni XXIII e via Case Bianche) a Pontedera con partenza alle 7.10 e una da Pontedera (stazione) a Oltrarno con partenza alle 13.15. Gli Amministratori sono a disposizione di cittadini ed enti per prendere in seguito in considerazione altre eventuali problematiche legate alla riduzione del servizio di trasporto pubblico.
Il provvedimento comunque sarà attivo a partire dal prossimo Lunedì 17 Settembre, anche in assenza dei new jersey che di fatto impediranno fisicamente l’accesso al ponte. Come ha sottolineato durante la conferenza stampa il Comandante Trovarelli, si tratta comunque di una limitazione già attiva da tempo, spesso sanzionata dalle pattuglie che effettuano i controlli sul Ponte, ma elusa soprattutto nelle ore notturne e in quelle della prima mattina da alcuni autotrasportatori incivili. I controlli continueranno anche dopo il posizionamento dei restringimenti che comunque rappresenteranno il maggior deterrente all’attraversamento del Ponte da parte dei mezzi pesanti.