Pisa, 17 maggio 2018 – Assurdo e inaccettabile che a pagare per una manifestazione inqualificabile come CanaPisa siano locali e pubblici esercizi regolari della città. Legge incredulo, il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli, l’ordinanza prefettizia che prevede il divieto di vendita di qualsiasi bevanda, fosse acqua o aranciata, in contenitori di vetro e addirittura lattine: “E’ il mondo alla rovescia. Secondo questa ordinanza, peraltro non concertata con le categorie, l’ordine, la sicurezza e l’incolumità delle persone sarebbe garantita non vietando o controllando drasticamente una manifestazione che fa dell’antiproibizionismo e dell’illegalità la propria ragione d’essere e bandiera, ma vietando a bar e locali del centro la vendita, non solo di alcolici e superalcolici, ma persino di lattine di aranciata e coca cola! Ora, non basterebbe il più bravo degli strizzacervelli per convincerci del fatto che siamo in presenza di un provvedimento un minimo sensato. Comprendiamo a malincuore, pur non condividendoli affatto, eventuali provvedimenti di restrizione per gli alcolici, ma arrivare a sanzionare addirittura la vendita di bevande analcoliche solo perchè contenute in una lattina, vuol dire che ogni limite di ragionevolezza è stato superato”.
E così, sabato prossimo si assisterà ad uno spettacolo grottesco – continua il direttore Pieragnoli: “da un lato, i manifestanti potranno a buon titolo abbandonarsi ai soliti bagordi a base di fumo e alcool, così come è accaduto sempre negli anni precedenti, mentre dall’altro, i pubblici esercizi regolari rischieranno multe salate persino in caso di vendita di una semplice e innocua lattina di aranciata”.
“La legalità diventa così una clava per colpire chi quotidianamente lavora e rispetta le regole, mentre gli abusivi potranno continuare a sguazzare nei loro affari illegali. Il cortocircuito è paradossale, e considerando che i danni economici saranno tutti a carico dei commercianti, i mille disagi addosso ad una città letteralmente asservita al volere degli organizzatori di Canapisa, il nostro accorato invito al Prefetto è che questo aspetto intollerabile dell’ordinanza sia prontamente modificato” – così conclude l’esponente di ConfcommercioPisa.