Montopoli in Val d’Arno (Pisa), 5 novembre 2021 – In merito agli articoli comparsi oggi sulla stampa, relativi alla contesa e alla guerra per un cannone fra Montopoli e Scarperia, il sindaco Giovanni Capecchi chiarisce alcuni punti. «Mi dispiace deludere i lettori – commenta Capecchi – ma non c’è nessuna guerra e nessuna contesa in atto, semplicemente perché il cannone, in qualsiasi luogo si trovi, è di proprietà del Comune di Montopoli e il Comune può riprenderselo in qualsiasi momento. In secondo luogo, a dimostrazione che non esistono guerre di sorta, circa due anni fa siamo stati a visitare il Museo della Linea Gotica a Scarperia e in quell’occasione abbiamo stabilito che tale oggetto poteva rimanere lì in esposizione per almeno altri due anni, vista l’appropriatezza del luogo in cui si trovava e che il museo aveva fatto dei lavori di miglioramento e restauro a proprie spese». L’ultimo punto riguarda il trasporto. «Non è vero – continua – che è stato intimato al Museo della Linea Gotica di riportarci il cannone, ma è stato ribadito per scritto ciò che era stato annunciato verbalmente: che un’associazione del nostro territorio sarebbe andata a prendere il cannone per conto del Comune di Montopoli». Una storia che comincia qualche anno fa. «Il cannone – spiega Capecchi – precedentemente si trovava – e vi è rimasto per molti anni – nel piazzale dietro al magazzino comunale coperto da rovi ed erbacce e, all’epoca, ci siamo attivati perché questo bene del Comune non si deteriorasse definitivamente. Abbiamo avuto richieste da diverse associazioni fra cui il Tiro a Segno Nazionale – Pontedera, disponibili a farsi carico del cannone e restaurarlo. All’epoca fu scelta un’associazione del comprensorio con la quale fu stipulata una convenzione. Alla scadenza della convenzione siamo venuti a conoscenza che l’oggetto di nostra proprietà si trovava al Museo della Linea Gotica di Scarperia. L’intenzione dell’amministrazione è quella di riportare nel nostro Comune il cannone di proprietà, cercando di capire quale potrebbe essere il luogo più idoneo dove collocarlo e valorizzarlo, viste le dimensioni dell’oggetto e anche la pesantezza, ma dovremo forse interrogarci sul significato dell’ospitare la presenza di un’arma in un luogo del nostro Comune e sulle forme migliori per farlo divenire un simbolo di pace e non di guerra. Nel frattempo, visto che l’associazione “Tiro a Segno Nazionale di Pontedera” aveva espresso a suo tempo la volontà di esporre detto cannone nella propria sede e che tale volontà l’ha manifestata anche recentemente, abbiamo l’intenzione di concederlo provvisoriamente per l’uso espositivo per un periodo non inferiore a un anno. Tutto ciò per evitare che collocando di nuovo il cannone nel magazzino comunale venga definitivamente abbandonato e dimenticato».