Proseguono i lavori, realizzati da Avr sotto la guida di Pisamo, per la realizzazione nel centro storico dei cassonetti interrati che sostituiranno le vecchie ed antiestetiche isole ecologiche. Verso la fine gli interventi in via Croce vicino a piazza Vittorio Emanuele e in piazza San Silvestro. Sono stati posizionati i cassonetti veri e propri e in questi giorni è in corso la realizzazione della pavimentazione. In via Croce viene realizzata anche una pedana alla fermata del bus per rendere più agevole agli utenti la salita e la discesa dai pullman del trasporto pubblico locale. Sono 10 su 22 i cassonetti interrati già realizzati: in piazza Carrara, piazza San Paolo all’Orto, via San Lorenzo, via Turati, via Mazzini, piazza Santa Caterina, piazza Solferino, via Crispi, via Giusti e piazza Saffi. Più i 2 in via Croce e piazza San Silvestro in fase di ultimazione.
A questi si aggiungono altri 5 cassonetti interrati per i quali i lavori cominciano nei prossimi giorni. Ecco quali e le modifiche al traffico. Giovedì 12 maggio partono i lavori in piazza Toniolo: restringimento della corsia ovest e istituzione del divieto di sosta sul lato opposto al cantiere. Lunedì 16 maggio piazza San Sepolcro: divieto di sosta e restringimento della corsia all’uscita della Via F. Dal Borgo. Nel corso della prossima settimana partiranno anche gli interventi in piazza San Felice (divieto di sosta su tutta la piazza consentendo l’accesso a Piazza del Castelletto dal solo lato Nord-Ovest), via Buonarroti (divieto di sosta e restringimento della carreggiata stradale sempre mantenendo il doppio senso di circolazione), via Giordano Bruno (divieto di sosta con restringimento della carreggiata nel tratto da via San Casciani a via Croce).
Ogni cassonetto interrato ha sei pozzi: uno per il multimateriale, uno per l’organico, uno per il vetro, uno per la carta, due per l’indifferenziato. Il posizionamento di 22 cassonetti interrati nel centro storico fa parte del piano del Comune per aumentare la differenziata e per rimuovere, dove possibile, le attuali antiestetiche isole ecologiche. I lavori sono concordati con la Soprintendenza i cui archeologi seguono i cantieri e documentano eventuali ritrovamenti.