Da ConfcommercioPisa fanno sapere di essere sorpresi e preoccupati dalle parole del segretario provinciale del sindacato polizia Silp-Cgil Claudio Meoli, quando chiama in causa i negozi a giustificazione di eventuali falle nel sistema di sicurezza dell’aeroporto Galilei. Federica Grassini e Federico Pieragnoli, presidente e direttore di ConfcommercioPisa al rappresentante di polizia rispondono così a tali dichiarazioni: “Un modo semplicistico, riduttivo e sbagliato di addossare la responsabilità di quanto accaduto alla presenza di negozi all’interno dell’aeroporto Galieli e ancora più sbagliato perché proviene da un rappresentante delle forze dell’ordine. Non è che i negozi sono spuntati dalla mattina alla sera e inoltre, un buon sistema di sicurezza deve evidentemente tenere in considerazione le infrastrutture esistenti”. Ciascuno si deve assumere le proprie responsabilità e il marketing dell’aeroporto non c’entra assolutamente niente con le eventuali falle relative al sistema di sicurezza. Capiamo l’esigenza di difesa sindacale, ma addossare la colpa ai negozi e alla palestra rispetto a quanto accaduto lo scorso 3 aprile non ci sembra affatto un modo serio e responsabile di affrontare la questione”.
“D’altra parte” – questa la conclusione dei vertici di ConfcommercioPisa – non condividiamo affatto questa idea che per garantire la sicurezza occorrerebbe fare tabula rasa di ogni qualsivoglia attività umana. Portando alle estreme conseguenze questo ragionamento, si potrebbe spostare l’aeroporto Galilei in una landa desolata e senza servizi. Non crediamo che il segretario Meoli voglia arrivare a questi estremi, al contrario, siamo convinti che proprio la presenza di negozi e attività di ogni genere rappresentino di per sé un baluardo efficace contro i nemici della nostra libertà. Per questo giudichiamo positivamente la politica dell’aeroporto Galilei di promuovere un’ampia gamma di servizi e attività commerciali all’interno dello scalo pisano”.