Pisa – Più costoso della Salerno – Reggio Calabria, il “People Mover” è semplicemente un’opera inutile per Pisa! Questa la sonora bocciatura ad opera del direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli, al cospetto di presunti sondaggi che viceversa promuoverebbero le magnifiche sorti e progressive del Pisa Mover. “Fino ad oggi la Salerno – Reggio Calabria è costata 25.000 mila euro al metro [25 milioni di euro al km], mentre per il People Mover pisano saliamo alla cifra mostruosa di 40.000 euro al metro. Basta questo semplice paragone per capire che siamo in presenza di un’opera costosissima e peraltro inutile, visto che i collegamenti tra aeroporto e stazione non mancano, compreso una ferrovia che entra direttamente all’interno dello scalo pisano”.
Quello che preoccupa il direttore di Confcommercio Pisa è la sostenibilità dell’opera e il conseguente rischio di ricadute negative sull’intera economia cittadina: “Gli imprenditori del commercio e del turismo hanno più di una preoccupazione, perché l’impatto sul loro lavoro è già ora molto negativo. La politica dei parcheggi e della mobilità dell’intera città, fondamentale per gli affari del commercio e del turismo, è stata di fatto quasi completamente asservita alle esigenze del People Mover, con l’aumento indiscriminato dei parcheggi del 25%, la riduzione delle corse degli autobus e via dicendo”.
Ma questo è ancora poco rispetto a quello che potrebbe accadere se l’opera, nonostante le tante rassicurazioni, non riuscisse a raggiungere i livelli minimi di competitività prevista, a causa della cosiddetta clausula capestro, che prevede l’immissione di nuovi soldi pubblici per compensare i mancati introiti previsti: “Un fiume di denaro pubblico è già andato a finanziare questo trenino sopraelevato. Se scattassae anche la clausula, oltre il danno la beffa per cittadini e imprenditori, siano essi pisani o toscani, costretti a sopportare un peso ancora maggiore di tasse e imposte locali, beneficiando ancora meno dei già risicati investimenti pubblici. Insomma, sarebbe un disastro completo”.
La conclusione del direttore della Confcommercio di Pisa è tutta concentrata in una proposta finale: “Applichiamo il metodo People Mover a tutte le imprese pisane: davanti a situazioni eccezionali, non dipendenti dall’imprenditore, impegniamo soldi pubblici a colmare i mancati guadagni previsti. Sarebbe una misura di grande equità. Noi siamo favorevolissimi, visto il precedente, l’amministrazione comunale sarà sicuramente d’accordo con noi”.