- a difesa dell’Oasi WWF “Dune di Tirrenia”.
- Nonostante i numerosi interventi da parte del Parco e del Comune di Pisa, la situazione di violazione alle norme del Parco Naturale non è ancora sanata, anzi prosegue. L’intervento delle Guardie del Parco ha riguardato questa volta soprattutto il parcheggio abusivo delle auto lungo la strada di accesso, che in base alla normativa deve essere pedonale e percorribile solo dai mezzi di soccorso e per il trasporto dei materiali. Il Bagno Hoasy, come altre realtà del litorale, è da anni al centro di svariate polemiche per abusi edilizi. L’Ente Parco, con un’operazione effettuata da 5 Guardie del Parco oltre al loro Comandante, è intervenuto nel pomeriggio di sabato 29 agosto a Tirrenia, presso la strada di accesso al Bagno Hoasy, per sanzionare una grave situazione da molto tempo denunciata da molti e dal WWF di Pisa che gestisce la bellissima Oasi “Dune di Tirrenia” e che nel recente passato è arrivato anche a denunciare minacce e lesioni personali.
- L’intervento delle guardie ha invece dimostrato che il gestore del Bagno, attraverso un addetto appositamente incaricato, gestiva i parcheggi nella strada (che è addirittura comunale e mai data in concessione al Bagno Hoasy), regolamentando la sosta che seppur gratuita è attentamente organizzata a favore degli ospiti del Bagno. In questo modo, le auto vengono fatte sostare ai margini della strada, su spazi che un tempo erano destinati a bosco e/o a duna, in aree interne all’oasi del WWF che ospita specie di straordinaria importanza, come la rarissima liana Periploca greca, che è stata riscontrata anche nell’intervento odierno direttamente minacciata dalle auto abusivamente parcheggiate.
Le guardie del Parco hanno elevato molte decine di verbali per transito e sosta in area non consentita ed ovviamente gli avventori del Bagno sono rimasti estremamente colpiti, essendo in molti casi in buona fede. Questa situazione deriva proprio dal fatto che la segnaletica di divieto posizionata più volte, anche da parte del Comune, è stata sempre rimossa in tempi record dai “soliti ignoti”, rendendo vani tutti i tentativi fatti.
Soprattutto per questa ragione, all’operazione è intervenuto anche il Direttore del Parco Andrea Gennai, che ha spiegato le ragioni dell’operazione ai molti automobilisti multati e che sono stati in qualche modo tratti in inganno dalla situazione generale. A fronte delle spiegazioni i più hanno compreso l’obiettivo del Parco e la delicatezza della situazione. La spiegazione “migliore” è però arrivata dal comportamento del giovane gestore del Bagno, che ha minacciato Gennai davanti a testimoni compreso il Comandante delle Guardie. Minacce, che il Direttore Gennai esporrà in una apposita querela davanti ai Carabinieri. Nei prossimi giorni la vigilanza continuerà gli accertamenti e l’Ente adotterà tutti i provvedimenti che risulteranno necessari a ristabilire la legalità ed il rispetto dell’ambiente. - MP 30 ago